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La procedura della consegna dei Premi Nobel di solito è molto codificata: nel mese di ottobre vengono annunciati i vincitori, il 10 dicembre di ogni anno avviene la consegna di fronte al re di Svezia e nella settimana precedente i vincitori fanno i loro discorsi ufficiali di accettazione. Questo ovviamente con Bob Dylan non è avvenuto: la consegna è avvenuta in absentia, e poi in presenza lo scorso aprile. E solo questo weekend il cantante ha consegnato all’Accademia di Svezia il suo discorso registrato.
Nel discorso di quasi mezz’ora, registrato a Los Angeles, Dylan parla delle sue influenze musicali, in particolare Leadbelly e Buddy Holly, ma soprattutto delle opere letterarie che l’hanno ispirato. Titoli come Moby Dick, Niente di nuovo sul fronte occidentale e l’Odissea “hanno influito su molte delle mie canzoni, più o meno intenzionalmente. Volevo scrivere canzoni che nessuno avesse ascoltato prima“.
“Le canzoni non sono come la letteratura, sono fatte per essere cantate, non lette“, ha detto l’artista, forse anche in relazione alle polemiche sul suo premio letterario.
“Spero che molti abbiano la possibilità di ascoltare queste liriche così come era intenzione farle sentire“. E cita anche Omero: “Cantami, o Musa, e attraverso me racconta la storia“. Ora, avendo completato i suoi impegni nei confronti del Nobel, Dylan potrà ricevere anche i 900mila dollari del premio, oltre al diploma e alla medaglia già ottenuti in aprile.
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