venerdì, Aprile 18, 2025

GM, accordo con Glencore per il cobalto delle batterie

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Vista la rarità, i costi e l’inquinamento generato dalla sua estrazione, il cobalto è uno dei materiali che l’industria delle batterie cercherà di rimpiazzare prima possibile, tuttavia in questa fase di sviluppo è ancora fondamentale per produrre accumulatori di prestazioni adeguate da mettere sul mercato in tempi brevi. Per questo motivo, l’americana General Motors, che ha davanti un importante piano di lanci di veicoli elettrici (tra cui Cadillac Lyriq e Chevrolet Silverado EV, rivale di Ford F-150 Lightning, in aggiunta all’Hummer EV già in produzione) ha stretto un importante accordo con Glencore, una società specializzata in forniture di materie prime sostenibili ed etiche, per garantirsi un approvvigionamento di cobalto “etico” da utilizzare per le batterie Ultium.

ESTRAZIONI A BASSO IMPATTO

Il paradosso dell’elettrificazione sta proprio nel fatto che se da una parte i veicoli elettrici rappresentano una soluzione per ridurre le emissioni e l’impronta di carbonio, i materiali necessari alla costruzione delle batterie sono tra i più inquinanti sotto l’aspetto dell’estrazione, della lavorazione e dello smaltimento. General Motors e Glencore sono entrambi membri della Responsible Minerals Initiative (RMI), un movimento per ridurre l’impatto ambientale delle attività minerarie, e il cobalto in questione è fornito da un sito che si trova in Australia, gestito dal progetto Murrin Murrin che usa metodi conformo al processo di garanzia dei minerali responsabili secondo i parametri dettati dall’OCSE.

La stessa Glencore ha annunciato piani per tagliare le emissioni a medio termine arrivando a una riduzione del 50% entro il 2035 e prima ancora ha stabilito un obiettivo del 15% da raggiungere entro il 2026.

UN MILIONE DI VEICOLI ALL’ANNO

Di qui alla fine del 2025, GM prevede di essere in grado di costruire 1 milione di veicoli elettrici nelle sue fabbriche nordamericane, con una rete di fornitori capaci di garantire la graduale decarbonizzazione dell’intera filiera costruttiva. Oltre a Glencore per il cobalto, infatti, il colosso di Detroit ha scelto come partner POSCO Chemical, con cui sta costruendo una fabbrica in Canada, per i componenti dei catodi, GE per le terre rare, MP Material per i microlaminati in lega metallica e successivamente la produzione di magneti in un nuovo sito nel Texas che si aggiungeranno ai magneti permanenti forniti da VAC.

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