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Fto ha promosso un evento nell’ambito della Bit, indagando il tema delle polizze di annullamento “delle assicurazioni e del ruolo dell’agenzia in un mondo ancora insicuro”. Michele Cossa, ad di Borghini e Cossa ha sottolineato che «oggi, quando tutto è disintermediabile, se il cliente viene in adv è perché chiede una grande professionalità. Nel corso della pandemia le compagnie assicurative travel hanno saputo rinnovare in modo efficiente le coperture. Diverso è se il passeggero annulla o se il to cancella. – ha proseguito – “il viaggiatore, in caso di circostanze inevitabili e straordinarie verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue vicinanze che incidano sull’esecuzione del pacchetto turistico, potrà recedere dal contratto e avrà diritto al rimborso integrale del pagamento».
Anche l’organizzatore potrà recedere, ma dovrà procedere in fretta, entro 14 giorni, a tutti i rimborsi. Esistono due tipologie di Assicurazione per annullamento: «Quella per Rischi Nominati copre un preciso elenco di rischi, mentre quella All Risk scatta per qualsiasi motivo dimostrabile e non noto al momento dell’iscrizione ed è quindi la più consigliabile per il viaggiatore. Un’altra domanda importante ancora priva di una risposta univoca è: quando scatta la polizza di annullamento?».Tanti i temi ancora in esame, ma è importante sapere che, poiché la Direttiva pacchetti ha mostrato la sua inadeguatezza in questo momento di crisi, fino al 10 maggio è in consultazione presso la Commissione Europea e disponibile a modifiche un questionario rivolto a tutti, dal singolo viaggiatore alle associazioni consumatori.
