venerdì, Marzo 28, 2025

Audi: i costruttori europei dovrebbero dire addio ai combustibili fossili entro il 2040

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Markus Duesmann, CEO Audi, ha invitato le case automobilistiche europee ad abbandonare i combustibili fossili entro il 2040, sollecitando anche una più rapida espansione della capacità di energia rinnovabile in Baviera, dove ha sede Audi. Queste dichiarazioni sono arrivate durante il Ludwig Erhard Summit, di cui il CEO era uno dei principali relatori.

Dobbiamo essere coraggiosi come europei e prenderci la responsabilità di rinunciare completamente ai combustibili fossili dal 2040. Dobbiamo dedicare tutte le nostre energie ai veicoli elettrici per la mobilità individuale.

Una posizione netta, quella sull’impegno verso le auto elettriche, ma ben differente da quella espressa dai numeri uno di altre case automobilistiche. Per esempio, proprio di recente, il CEO di BMW aveva dichiarato che non bisogna puntare tutto sull’elettrico.

Del resto, come ben sappiamo, Audi ha un ambizioso piano di elettrificazione. Dal 2026 la casa dei 4 anelli lancerà sul mercato solamente nuove vetture elettriche e dal 2033 smetterà di produrre modelli endotermici. E parlando di mobilità elettrica, Duesmann punta il dito sull’importanza dell’infrastruttura. Velocizzarne lo viluppo è fondamentale per sostenere la diffusione dei veicoli a batteria.

Infatti per il numero uno di casa Audi, l’intero sistema della mobilità elettrica, dall’auto all’infrastruttura, deve essere facile da approcciare. E proprio perché l’industria deve puntare sulla mobilità elettrica, il CEO della casa dei 4 anelli è favorevole alla graduale eliminazione degli incentivi per le Plug-in in Germania. Fondi poi da destinare alle auto elettriche.

Contestualmente, Duesmann ha sottolineato l’importanza di puntare sulle fonti di energia rinnovabili in Germania, investendo sull’energia eolica oltre che sul fotovoltaico. Un discorso che può valere anche al di fuori del territorio tedesco visto che è tornato di grande attualità dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

Dobbiamo assumerci la responsabilità di plasmare il futuro. Ciò significa preservare le nostre risorse naturali, fermare il cambiamento climatico, creare posti di lavoro moderni e sfruttare le tecnologie che rendono la nostra società più inclusiva e resiliente.

E sulla guerra in Ucraina, Duesmann ha ribadito la necessità che torni la pace il prima possibile. Inoltre, ha voluto ringraziare i fornitori ucraini che stanno continuando a lavorare in condizioni di alto rischio, garantendo circa la metà della produzione.

Ci impegniamo a lavorare con loro a lungo termine, anche se la produzione ha richiesto uno spostamento a breve termine in siti di altri Paesi.

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