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La direttrice marketing Sara Prontera l’aveva dichiarato in occasione della Bit e ora arrivano i primi numeri a confermare le sue previsioni: il gruppo Nicolaus punta deciso a quota 100 milioni di euro di fatturato per il 2022, superando così i livelli pre-pandemici del 2019. “L’anno si è aperto molto bene e contiamo, nonostante la triste incertezza dello scenario geopolitico, di proseguire con costanti margini di miglioramento fino a centrare gli obiettivi che ci siamo dati – spiega l’amministratore delegato della compagnia, Giuseppe Pagliara -. Abbiamo lavorato duramente per aggiungere nuovi tasselli al nostro piano di sviluppo, che ci vede sul mercato con due nuovi marchi che si affiancano, in ottica di differenziazione dell’offerta, ai due brand di catena Nicolaus Club e Valtur, nonché con l’inserimento di nuove risorse in ruoli strategici e una programmazione all’insegna dell’eccellenza e della varietà. Aspettiamo, quindi, con grande entusiasmo il prossimo traguardo importante: l’inaugurazione della montagna di Valtur con il Cervinia Cristallo Ski Resort e una nuova collection di prodotto upscale, e continuiamo a lavorare per portare avanti uno degli elementi chiave del nostro successo: la relazione di stretta partnership con la distribuzione”.
Mettendo a fuoco gli elementi caratteristici della prima parte del 2022, si rileva in particolare il successo dell’advance booking, davvero sostenuto. L’Italia, come da aspettativa, si conferma meta centrale, ma l’abbrivio dell’estero sta facendo registrare risultati interessanti e in costante espansione, anche in relazione al ritorno di mete importanti per l’allungamento della stagionalità quali mar Rosso e Tunisia, nonché grazie all’inserimento in programmazione di un Mediterraneo di prossimità, molto amato dalla domanda turistica, quali la Grecia, la Spagna e la Croazia.
In generale, l’indicazione macro che proviene dall’archiviazione dei primi quattro mesi del 2022 è il premiante ritorno proveniente dallo straordinario lavoro di scouting legato al prodotto e agli attenti investimenti sul piano voli e trasporti, elemento in grado di dare preziosa continuità alla stagione e di mettere anche le adv nella condizione di lavorare al meglio. Fondamentali anche gli investimenti in tecnologia, con le risorse dedicate al booking online di tutto il prodotto, importanti per una profilazione precisa e veloce dell’offerta in ottica pressoché tailor made. Inoltre, un ruolo importantissimo è stato giocato dalla possibilità di pacchettizzazione dinamica dell’offerta del gruppo: oggi, infatti, è possibile combinare il proprio soggiorno alla soluzione di viaggio preferita e più comoda, da praticamente tutti gli aeroporti italiani. Decisiva e strategica, come accennato da Pagliara, anche la diversificazione dei marchi e la segmentazione dell’offerta sotto l’egida del gruppo, con il debutto di Turchese e della nuova veste di Raro, che hanno aperto inediti orizzonti di business e progettualità, nonché nuove opportunità di vendita per tutta la rete agenziale.
L’ottima prima quadrimestrale del gruppo segue peraltro un 2021 che, nonostante l’avvio incerto e la discontinuità imposta dalla pandemia, ha visto il gruppo chiudere a 65 milioni di euro di fatturato. Ma soprattutto ha garantito alla compagnia di Ostuni margini operativi lordi (ebidta) e un conto economico in positivo.