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Nonostante il valore del Bitcoin, la più famosa delle criptovalute, sia sceso a 32mila euro, il punto più basso da novembre, gli asset digitali godono di un’attenzione costante, anche da parte dei malintenzionati. Dimenticatevi però i cybercriminali che tramite operazioni di pishing o violazioni di account riescono a mettere le mani su preziosi nft o criptomonete. Le valute digitali adesso sono entrate nel mirino dei criminali comuni.
Secondo il quotidiano britannico The Guardian, infatti, la polizia della città di Londra ha avvertito di una nuova ondata di “furti di criptovalute” capitati nella seconda metà del 2021 principalmente nel distretto finanziario della capitale inglese, la City. Le vittime hanno riferito di essere state derubate di decine di migliaia di euro dai loro conti dopo che alcuni criminali li hanno fermati per strada e si sono impossessati dei loro telefoni.
Secondo il rapporto fornito dalla polizia londinese, una vittima è stata costretta dai rapinatori a consegnare il proprio telefono vicino alla stazione di Liverpool Street, nel centro di Londra. Il telefono è stato restituito alla vittima, che in seguito si è resa conto che mancavano 5mila sterline (5800 euro) in Ethereum dal suo account sulla piattaforma Coinbase.
Un’altra vittima ha denunciato un furto di 28.700 sterline (33.500 euro) dai suoi account dopo che un rapinatore l’ha costretta a sbloccare il telefono usando la sua impronta digitale. In un caso analogo una banda di rapinatori ha obbligato il malcapitato a sbloccare il suo smartphone utilizzando il riconoscimento facciale e ha trasferito monete Ripple per un valore di 6mila sterline (7mila euro). Secondo un’altra denuncia i ladri avrebbero ottenuto il pin della piattaforma Crypto.com della vittima, osservandola digitare in un pub.
A differenza di un bonifico bancario, i trasferimenti di criptovaluta sono irreversibili, cosa che rende questo tipo di operazione più appetibile per i ladri. Se qualcuno fa un bonifico non autorizzato, la banca può annullare la transazione, con i movimenti di criptovalute no. Tuttavia, essendo registrate su blockchain, le operazioni con criptovalute possono in teoria essere tracciate dalla polizia.
Gli incidenti londinesi non sono i primi in cui le persone sono state costrette a cedere le proprie criptovalute sotto minacce. Uno studente nel Kent ha affermato l’anno scorso che otto persone lo hanno costretto a trasferire 68.000 di bitcoin minacciandolo con un coltello nel suo alloggio universitario. Nello stesso anno, l’imprenditore tecnologico americano Zaryn Dentzel ha detto alla polizia di essere stato aggredito in casa a Madrid da ladri mascherati che, dopo averlo torturato, sono scomparsi con milioni di euro in bitcoin.