giovedì, Marzo 28, 2024

Dal controllo dell'età ai redditi dei baby influencer: la stretta del governo sui minori sui social

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Macina auspica che il pacchetto di proposte  “possa essere applicato nel più breve tempo possibile“. Ma c’è un nuovo filone da monitorare: quello dell’utilizzo di denaro da parte dei minori all’interno dei giochi online. Il giro d’affari è imponente: il 43% dei teenager ha compiuto o compie acquisti in autonomia , magari usando le carte di credito dei genitori. Il fenomeno, già denunciato da tempo dalle associazioni, non è però ancora finito sotto la lente del regolatore. 

I commenti

La rete ha enormi potenzialità ma anche rischi di cui dobbiamo tenere conto – dichiara la ministra Cartabia -. Ci sono problemi crescenti che hanno avuto un’improvvisa accelerazione ed esacerbazione durante i lockdown per la pandemia, quando il numero di ore trascorse davanti a uno schermo è cresciuto esponenzialmente. Anche per questo non ho avuto esitazione quando la sottosegretaria Macina mi ha proposto di avviare questo lavoro. Mi sembrava importante e doveroso affrontare un tema così bruciante per la quotidiana vita delle persone più giovani”.

 Per la sottosegretaria Anna Macina l’accesso alla rete è un diritto che dobbiamo garantire ai minori, fa parte della costruzione della loro identità, anche digitale. Accade però che bambini anche molto piccoli entrino in contatto con ambienti digitali potenzialmente a rischio e dei quali non riescono a percepire il pericolo. Parliamo di bambini che hanno ancora bisogno dei genitori per attraversare la strada, vanno accompagnati e presi per mano anche mentre esplorano la rete. La normativa, non solo nel nostro Paese, è indietro perché la tecnologia corre molto veloce, dobbiamo riuscire a stare al passo”.

 “L’impegno nella tutela dei minori costituisce per la nostra autorità uno degli ambiti di azione più rilevanti – dichiara la commissaria Laura Aria di Agcom – al fine di contrastare un uso improprio della rete, in particolare, alla luce della moltitudine di contenuti che affolla le piattaforme digitali e i social media, e di consentire ai cittadini più giovani di poter beneficiare al massimo delle libertà di espressione, informazione e partecipazione sociale connesse alla diffusione di internet”.

 Riccardo Acciai, dell’Autorità Garante per la Privacy, dichiara che “è stata un’importante occasione di approfondimento di varie tematiche che riguardano a tutto tondo la protezione dei minori e un momento di fondamentale condivisione di informazioni e interpretazioni fra le varie autorità coinvolte. L’impulso messo in campo dalla Sottosegretaria Macina ha consentito di giungere a questo primo significativo risultato in tempi oggettivamente molto ridotti. I lavori del Tavolo hanno confermato la centralità del diritto alla protezione dei dati personali nella vita digitale anche e soprattutto dei più piccoli”.

 Secondo Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, “i bambini da soli sui social, i genitori che ne condividono disinvoltamente in rete le foto, i baby influencer da tutelare nei loro diritti di minorenni e il diritto all’oblio dei più piccoli sono tra le questioni che abbiamo affrontato. Si tratta di emergenze per le quali occorre una risposta sul piano tecnico e legale. Ma il digitale cambia fin troppo velocemente, per cui un’efficace risposta deve privilegiare la prevenzione, attraverso interventi sul piano educativo e culturale destinati agli adulti, ai ragazzi e ai bambini, sin dalla tenera età. Sono quelli che abbiamo proposto e che per funzionare davvero vanno realizzati con la partecipazione attiva degli stessi minorenni”.

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