martedì, Ottobre 3, 2023

Il governo è pronto a pubblicare la strategia nazionale per la cybersicurezza

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Roma – “Nei prossimi giorni il governo presenterà la strategia nazionale per la cybersicurezza 2022-2026”. Lo ha annunciato oggi il sottosegretario alla sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli intervenendo nel corso di CyberTech 2022, la conferenza dedicata alla sicurezza informatica e organizzata a Roma in collaborazione con Leonardo. Gabrielli – che in passato è stato alla guida della Polizia e dei servizi segreti – ha anche aggiunto che insieme alla strategia nazionale il governo presenterà la composizione di un apposito comitato tecnico-scientifico.

Il comitato – ha spiegato Gabrielli – sarà composto da un numero selezionatissimo di persone proveniente dall’accademia, dall’industria, ma anche dalla ricerca e dalle associazioni di categoria dedicate alla sicurezza cibernetica”.

Stop ai contratti degli enti pubblici anche con Group Ib e Positive Technologies. Al via il processo per migrare verso altri fornitori. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale emana una circolare ufficiale

Nel corso del suo intervento Gabrielli ha spiegato come la tecnologia abbia consentito l’accesso su vasta scala di servizi inimmaginabili fino a pochi anni fa ma che questo ha anche reso il sistema estremamente vulnerabile. “È in quest’ottica che l’Italia ha deciso di dotarsi di una apposita Agenzia nazionale dedicata alla cybersicurezza [Acn, ndr] che oggi ha il merito di fornire un approccio unitario e nazionale al tema della sicurezza informatica e assicurare maggior resilienza al paese”, ha detto Gabrielli. 

Prima della nascita dell’agenzia, l’Italia aveva infatti recepito il sistema europeo di protezione e sicurezza informatica con un testo che prevedeva 23 diverse autorità nazionali, ciascuna incaricata di aspetti diversi dello stesso macro-argomento. Anche l’amministratore delegato di Leonardo Alessandro Profumo ha parlato di resilienza, affermando che essa è “il perno principale che deve essere assicurato dalla sicurezza informatica”. Ne è la dimostrazione il fatto che negli ultimi anni di pandemia gli attacchi cyber siano aumentati non solo in quantità, ma anche in intensità e in grado di sofisticatezza. In questo contesto l’Italia – ha affermato Profumo – può diventare una forza trainante nel contesto europeo, “ma per farlo deve risolvere lo storico ritardo digitale da cui è affetta”.

Ad ogni modo, il ritardo non riguarda solo l’Italia. Secondo uno studio condotto da McKinsey, nei prossimi tre anni rimarranno scoperti più di tre milioni e mezzo di posti di lavoro legati al mondo della cybersicurezza a causa di un gap tra la domanda e l’offerta di persone altamente formate e aggiornate. In Italia l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale stima che già oggi ci sia bisogno di 100mila nuovi esperti del tema.

Anche per questo il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ha previsto circa 50 miliardi di euro di investimenti in digitalizzazione e cybersicurezza.“A livello globale, nel 2021 gli attacchi informatici ci sono costati più di 6 trilioni di dollari – ha detto Profumo -. Solamente Leonardo ne traccia 115mila al secondo, e per questo è giusto che la sicurezza sia diventata un perno della strategia europea e anche di quella italiana, visti gli investimenti previsti nel Pnrr”.

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