martedì, Settembre 26, 2023

Leonardo allarga la sua rete di laboratori per l'innovazione

Must Read

Questo articolo è stato pubblicato da questo sito

“Partiamo dal presupposto che la trasformazione tecnologica che stiamo vivendo negli ultimi anni legata al digitale ha imposto un completo cambio di paradigma e di ritmi, tutto si è trasformato rispetto a qualche anno fa. I processi di digitalizzazione stanno modificando radicalmente il mondo dell’industria. I Leonardo Lab sono la risposta dell’azienda a questa trasformazione. Si tratta di un network che lavora a supporto delle divisioni del gruppo in modo assolutamente trasversale. I Lab sono quindi la strada per assecondare questa spinta tecnologica, da una parte si lavora sul business cercando anche di anticipare le richieste del mercato, dall’altra però si fa ricerca applicata, si cerca di essere aperti ad idee esterne, inoltre i Lab rappresentano un presidio costante sulle nuove tecnologie e le nuove applicazioni, ed è questo il plus rispetto al passato”. 

Alessandro Massa

Spiderstock

Quali sono i profili che vi sono più utili e che cercate proattivamente e qual è la sua impressione rispetto alle candidature? C’è un mismatch nell’offerta o invece avete sempre trovato tutti gli esperti che cercavate?

“I profili più ricercati riguardano la sfera digitale, in particolare specialisti in machine learning e deep learning, specialisti in analisi di grandi moli di dati, esperti di supercalcolo per simulazioni avanzate, esperti di robotica, di sistemi autonomi e di tecnologie quantistiche. Certamente le università formano professionalità importanti ma dobbiamo lavorare in continuità con le imprese per avere un costante allineamento tra le necessità industriali e l’offerta formativa. In questo contesto all’interno dei laboratori è molto importante attrarre talenti dall’estero che permettano di diversificare e integrare sistemi formativi e competenze diverse. In quest’ottica stiamo attivando collaborazioni anche con università europee, statunitensi e canadesi”.

Sa farci qualche esempio di prodotti o macchinari nati da zero in uno dei Lab e immessi in commercio?

“Teniamo presente che i laboratori sono nati solo da un anno. Quindi al momento stiamo lavorando utilizzando Davinci-1, il supercalcolatore che abbiamo installato a Genova e che, ci tengo a precisare, è un’infrastruttura HPC e cloud di cui poche aziende sono dotate, sul digital twin, il gemello virtuale di prodotti e servizi. Convertire in digitale tutte le fasi di progettazione di una macchina, di un velivolo o di un elicottero è un obiettivo ambizioso, bisogna addestrare algoritmi e lavorare con team di esperti, qui i ricercatori stanno dando un supporto essenziale. Per non parlare dei nuovi materiali, uno dei laboratori è dedicato proprio a questo ambito, facciamo ricerca per studiare materiali avanzati, ad esempio per le aerostrutture, che siano più leggeri e performanti. In questa direzione abbiamo già ottenuto importanti risultati. I velivoli del futuro dovranno consumare minore carburante con ricadute importanti anche in termini di sostenibilità”.  

- Advertisement -spot_img
- Advertisement -spot_img
Latest News

Un computer quantistico ci proteggerà dagli attacchi informatici?

Quando si parla di intelligenza artificiale si fa riferimento per lo più ai pericoli che questa può rappresentare finendo...
- Advertisement -spot_img

More Articles Like This

- Advertisement -spot_img