sabato, Settembre 14, 2024

La nube di Magellano vista dagli occhi del telescopio telescopio spaziale James Webb

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È tutto pronto per il suo debutto ufficiale di questa estate. Gli strumenti scientifici che compongono il telescopio spaziale James Webb della Nasa, il più complesso mai costruito e non ancora entrato in piena attività, hanno raggiunto un “perfetto allineamento” per le future osservazioni scientifiche, con prestazioni davvero incredibili. A raccontarlo sono gli scienziati dell’agenzia spaziale americana, che hanno voluto mostrarci un piccolo assaggio di quel che è capace di fare questo nuovo telescopio, o meglio i suoi potentissimi occhi: una fotografia della grande nube di Magellano, una galassia nana molto vicina alla Via Lattea, davvero eccezionale.

NASA/JPL-Caltech (sinistra), NASA/ESA/CSA/STScI (destra)

I ricercatori hanno mostrato la nuova immagine ripresa dal Mid-Infrared Instrument (Miri), un innovativo strumento che fornisce modalità di osservazione e analisi spettroscopica a lunghezze d’onda nel medio infrarosso (da 5 a 28 micron). L’hanno poi confrontata fianco a fianco con una fotografia della stessa porzione di cielo, scattata in precedenza dal telescopio spaziale Spitzer, il primo a fornire immagini ad alta risoluzione dell’Universo del vicino e medio infrarosso e ora in pensione, per valutarne le differenze. Mentre l’immagine di quest’ultimo risulta essere piuttosto sfocata, quella appena scattata dal telescopio telescopio spaziale James Webb ha una nitidezza eccezionale: il Miri, infatti, è stato capace di catturare il gas interstellare, e centinaia di stelle e galassie sullo sfondo, con dettagli “senza precedenti”, commentano i ricercatori. Più nel dettaglio, dall’immagine si può addirittura osservare l’emissione di “idrocarburi policiclici aromatici”, o molecole di carbonio e idrogeno, fondamentali per l’equilibrio termico e la chimica del gas interstellare.

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