venerdì, Settembre 20, 2024

Renault, settimane cruciali per le attività in Russia

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La guerra che la Russia ha scatenato ormai oltre due mesi fa invadendo l’Ucraina avrà ripercussioni sulle strategie e sulle decisioni anche di un colosso come Renault. L’amministratore delegato Luca de Meo, infatti, ha annunciato nelle scorse ore che la Casa automobilistica dovrà prendere una decisione nelle prossime settimane: sul tavolo, come è facile immaginare, ci sono i destini delle attività di Renault proprio in territorio russo. Una questione di certo non secondaria, visto che per l’azienda francese si tratta del secondo mercato per dimensioni e importanza.


La Russia deciderà il futuro della fabbrica Renault di Mosca la prossima settimana


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UNA SITUAZIONE IN CONTINUA EVOLUZIONE

Come per molte altre grandi società e multinazionali, al momento la situazione è ferma alla sospensione di ogni attività a seguito del conflitto. “Ci sono trattative che attualmente sono ancora in corso – ha detto lo stesso de Meo in una recente conferenza sul Futuro dell’auto organizzata dal Financial Times – ma ci è ben chiaro che lavoriamo con grandi investimenti da dieci anni in quei territori. Quindi, si tratta anche di proteggere i nostri beni e quanto è stato fatto fin qui”.

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Renault ha investito circa 2 miliardi di euro nell’ultimo decennio per le sue attività in Russia, compreso il potenziamento dell’enorme fabbrica di Togliatti. Nel mese di aprile, pur senza commenti da parte della Casa francese, le autorità russe hanno comunicato che Renault avrebbe trasferito la sua partecipazione del 68% in AvtoVaz, la più grande casa automobilistica russa che produce le vetture con il brand Lada, a un istituto di ricerca automobilistica al prezzo simbolico di un rublo. Ma non ci sono mai state ulteriori conferme ufficiali da Oltralpe.

Proprio la diffusione di Lada, uno dei marchi di fatto appartenenti a Renault Group, peraltro, contribuisce a fare della Russia uno dei mercati più importanti per Renault. Nei piani futuri, prima che la situazione degenerasse sul fronte bellico, c’era anche la sinergia tra Lada e Dacia per condividere piattaforme e costi di sviluppo.

CIRCA 45MILA POSTI DI LAVORO DA SALVARE

Un eventuale disimpegno dal territorio russo, però, non sembra preoccupare troppo i vertici Renault: “Non avrà un impatto enorme sulla nostra capacità di finanziare altri progetti“, ha detto lo stesso de Meo. L’obiettivo, ha aggiunto, è preservare i posti di lavoro per i dipendenti russi (circa 45mila). “Dolorosa”, infine, la scelta dei mesi scorsi di abbandonare il territorio di Mosca, ma “in questo momento c’erano questioni più importanti dei profitti aziendali”.

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