lunedì, Settembre 16, 2024

Can't Get You Out of My Head è tornata di moda nel suo 20° anniversario

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Di cosa parla Can’t Get You Out of My Head, pronto a tornare di moda

Questo singolo di Kylie Minogue è probabilmente una delle canzoni pop più amate e riconoscibili del nuovo millennio. Circa un anno fa il regista di documentari Adam Curtis ha intitolato la sua ultima miniserie di documentari per la BBC proprio come questa hit, il che dimostra che abbiamo difficoltà a toglierci dalla testa Can’t Get You Out of My Head .

Qual è la scusa per riascoltarlo questa primavera

Kylie Minogue ne ha registrato una nuova versione con la dj Peggy Gou, il cui videoclip esclusivo sta per essere rilasciato… sul sito di Magnum. È infatti il brand di gelateria che sponsorizza l’iniziativa. “Magnum ha riunito due artiste di fama mondiale note per il loro atteggiamento audace e che non hanno paura di dimostrare che i classici possono essere ‘remixati’. La canzone classica e il video musicale reinventati esplorano l’unione tra il mondo della cultura pop coreana e la nostalgia degli anni 2000 “, spiega un comunicato ufficiale. 

Il remix di Can’t Get You Out of My Head sarà presentato anche il prossimo 19 maggio al Festival di Cannes… in occasione di un ventennale che, in realtà, non è tale.

Il (presunto) ventennale di una hit di culto

Il singolo è stato pubblicato l’8 settembre 2001, quindi siamo arrivati ​​tutti un po’ in ritardo. È anche vero che, da grande canzone quale è, Can’t Get You Out of My Head ha avuto una vita lunghissima sia nelle classifiche di vendita che in radio e su MTV, quindi… sì, nella primavera del 2002 stavamo ancora ballando tutti su quel ritornello. Inoltre, questa estate sembra molto più opportuna della scorsa per rilanciare una hit e riempire nuovamente le piste da ballo.

In che modo il brano è diventato iconico?

Non solo si tratta di una hit che sa essere ipnotica sul momento e a posteriori (tornandoti in mente quando meno te l’aspetti), ma è dotata di un videoclip di particolare impatto firmato da Dawn Shadforth, regista che oltre a lavorare spesso con la Minogue (per esempio, in altri suoi classici come Spinning Around, In your eyes e 2 Hearts), ha collaborato con Goldfrapp, Björk, Jamiroquai e Primal Scream). Tutto merito del suo mood futuristico nelle riprese ma anche nel look, quanto nella coreografia di Michael Rooney ispirata alla Tae Bo anni ’90. Un insieme che l’ha resa una delle pop star definitive degli anni 2000 (pur avendo già trionfato negli ’80 e ’90).

Quella del 2022, poi, non è la prima rivisitazione di Can’t Get You Out of My Head. Giusto 20 anni fa, per esempio, ai Brit Awards, la cantante la inserì in un mash-up dal vivo con Bue Monday dei New Order, che sarebbe poi stato pubblicato come lato B del singolo Love at First Sight.  Per non parlare della sua versione orchestrale in The Abbey Road Sessions, che 10 anni fa festeggiava un quarto di secolo di carriera.

In un gioco di contrasti interessante, poi, Can’t Get You Out of My Head è uscito poco prima di Where the Wild Roses Grow, la sua ballata più famosa (e dark), per la quale ha collaborato conNick Cave.

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