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Come ormai accade ogni volta, puntuale come un orologio svizzero, poco prima della pubblicazione di un nuovo album, Kendrick Lamar torna con la sua serie di pezzi più longeva e di successo: The Heart. Nel 2022, con la parte cinque.
L’ultima volta che avevamo avuto la fortuna di leggere questo titolo sui nostri dispositivi, era il 23 marzo 2017 e il rapper di Compton avvisava i colleghi di avere fino al 7 aprile “to get y’all shit together”.
Per quello che è la scena oggi, chiara riflessione del mondo che la circonda, fatto di complessità che negli ultimi anni hanno avuto anche uno sfogo esterno, ma che principalmente sono composte di difficoltà dell’individuo, personali, nell’epoca del mettersi in vetrina, Kendrick è sicuramente IL rapper e assurge a questo suo ruolo prendendo ciò che esiste e decostruendolo, come ormai 40 anni fa chi venne prima di lui fece con la musica dei padri e come quasi 30 anni dopo gente come Young Thug fece con le parole.
Così, se l’episodio precedente finiva con uno statement, The Heart 5 apre con: As I get a little older, I realize life is perspective / And my perspective may differ from yours. A dirlo, per esempio, è lo stesso Lamar che durante la fase di maggior delirio di Kanye West fatta di incursioni alla Casa Bianca, ne aveva preso le distanze, smettendo di seguirlo su Twitter (una briciola nella vita vera, un macigno nell’epoca delle vetrine digitali).
La prospettiva cambia, con un focus su quelli che rimangono i temi cari a Kendrick che forse, per la prima volta esplicitamente, si mette nei panni degli altri.
Apre la seconda strofa con un omaggio a Jay-Z, a metà della terza strofa impersona Nipsey Hussle, non solo nel video, ma anche nel messaggio a chi – nolente – Nipsey ha lasciato indietro, una volta dipartito.
La morte aleggia su tutta la traccia, quella fisica, quella cerebrale, anche quella della giustizia, con la prima strofa dedicata alle lunghe sentenze che toglie coattamente la gente dalle strade.
Come già successo per i brani precedenti della serie, The Heart è molto probabile che non entri all’interno del doppio disco in arrivo, Mr. Morale & The Big Steppers, di cui è stata pubblicata la cover solo l’11 maggio.
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