venerdì, Marzo 29, 2024

Le batterie del futuro si sviluppano anche in Italia. ENEA apre un laboratorio a Roma

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Per l’Europa, una delle priorità è quella di diminuire la dipendenza dalla Cina per quanto riguarda le batterie per le auto elettriche, andando a creare una filiera industriale tutta europea. Per questo era nato il progetto European Battery Innovation (EuBatIn) che ha coinvolto Austria, Belgio, Croazia, Finlandia, Francia, Grecia, Germania, Italia, Polonia, Slovacchia, Spagna e Svezia e che è stato finanziato con 2,9 miliardi di euro.

Ne avevamo già parlato in passato e abbiamo anche visto che per l’Italia partecipano realtà come ENEA e Istituto Bruno Kessler sul fronte ricerca, oltre a 12 aziende: Endurance Spa, Enel X Srl, ENGITEC Technologies Spa, FIAMM Energy Technology, Fiat Chrysler Automobiles, Fluorsid Alkeemia Spa, FPT Industrial, Green Energy Storage Srl, Italmatch Chemicals Spa, Italy Srl, MIDAC Spa e Solvay.

E proprio ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha fatto sapere che da questo mese di maggio inizieranno le sue attività di ricerca nell’ambito di tale progetto, che dureranno ben 5 anni.

Entrando nello specifico, ENEA, in collaborazione con un team multidisciplinare di esperti e ricercatori, si occuperà di sviluppare soluzioni da trasferire alle imprese con particolare riferimento alla durata, ai materiali innovativi e ad alta efficienza, al miglioramento delle prestazioni ambientali, economiche, di sicurezza e per ottimizzare la catena del valore e la sostenibilità, all’implementazione di procedure e metodologie di riutilizzo e per recuperare i materiali critici a fine vita.

Ma non è tutto, perché come parte del progetto di ENEA è prevista la costruzione all’interno del Centro Ricerche ENEA Casaccia (Roma) dell’Advanced Battery Laboratory (AB-Lab). Si tratta di un laboratorio che servirà per fornire un banco di prova alle imprese durante la fase di prima implementazione industriale.

In particolare, all’interno di questo laboratorio sarà possibile svolgere l’intero processo produttivo: dalla realizzazione di batterie di nuova concezione alla gestione ottimizzata del fine vita, dagli aspetti legati all’economia circolare ai materiali avanzati allo sviluppo di elettrodi, celle e moduli innovativi, dal riciclaggio allo smaltimento fino alla chiusura del ciclo. Per la sua realizzazione, racconta ENEA, saranno investiti circa 27 milioni di euro.

L’AB-Lab fornirà consulenze, analisi dei materiali, dei componenti e dei sistemi, immagini macroscopiche, microscopiche o termiche tramite la tomografia assiale computerizzata e rilievi tridimensionali. Inoltre, competenze e attrezzature innovative potranno essere utilizzate dalla comunità scientifica e universitaria oltre che dagli operatori del settore.

Dunque, questo laboratorio farà da ponte tra le attività di ricerca e la produzione industriale, dando impulso al trasferimento tecnologico e all’industrializzazione di prototipi di laboratorio come spiega il responsabile ENEA del progetto, Pier Paolo Prosini.

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