sabato, Settembre 14, 2024

Europa, anche Ford (e Volvo) per lo stop ai motori termici entro il 2035

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L’Unione Europea ha ricevuto una lettera firmata da numerose realtà appartenenti a diversi settori industriali ed economici affinché dal 2035 in avanti tutte le auto e i furgoni venduti nel Vecchio Continente siano esclusivamente a zero emissioni. Tra le firmatarie della petizione ci sono anche Ford of Europe e Volvo Cars che sostengono, come le altre società che hanno preso parte all’iniziativa, che questa sia una misura necessaria affinché si arrivi al 2050 senza più veicoli dotati di propulsione endotermica in circolazione sulle strade.

Entro quell’anno, infatti, l’Europa punta a raggiungere la completa neutralità carbonica. D’altra parte, la prospettiva si sposa perfettamente con le strategie delle Case: Ford, in particolare, si è già impegnata a eliminare gradualmente i veicoli a combustione interna dalla sua gamma entro il 2035 e raggiungere allo stesso tempo una neutralità di carbonio netta, mentre per Volvo l’addio ai motori tradizionali è fissato addirittura per il 2030.

GIÀ AVANTI CON LE STRATEGIE, GUARDANDO AL 2024

Restando su Ford, in quest’ottica si inserisce il lancio già effettuato del Ford Mustang Mach-E e la Ford E-Transit come primi veicoli elettrici passeggeri e commerciali sul mercato, ma il futuro porta con sé i “rinforzi”: entro il 2024 lancerà altri sette modelli, come il nuovo E-Transit Custom e una versione elettrica della Ford Puma.

PIÙ FORZA ALLE INFRASRUTTURE

Ecco perché non stupisce, adesso, l’appoggio all’appello affinché tutte le nuove auto e furgoni in Europa siano a emissioni zero dal 2035, una scadenza già imposta nel Regno Unito. Al di là dei costi delle vetture, infatti, una delle grandi incognite sulle nuove motorizzazioni riguarda proprio il loro utilizzo quotidiano, quando i distributori di benzina tradizionali saranno un ricordo del passato.

Secondo uno studio firmato Ernst and Young, l’Europa avrebbe bisogno di 65 milioni di punti di ricarica in funzione entro il 2035 per soddisfare un parco stimato in circa 130 milioni di veicoli elettrici. Circa l’85% di questi dispositivi, affermano gli esperti, dovrebbe essere installato nelle case. Dunque caricatori “domestici”: una delle sfide più strategiche per il settore automotive globale.

LA DECISIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEA

Ad oggi, la questione sullo stop ai motori termici non è ancora stata definita in via ufficiale. Sono infatti ben 15 le Case costruttrici che hanno volontariamente stabilito di non produrre più veicoli ICE a partire dal prossimo decennio, ma una presa di posizione delle istituzioni manca ancora. La lettera è stata inviata agli eurodeputati e ai governi dell’Unione Europea perché proprio in questi giorni la Commissione sta discutendo una serie di leggi inerenti la vendita di veicoli elettrificati (elettrici e ibridi) e le relative limitazioni da adottare negli anni a venire.

La votazione sulla nuova normativa dovrebbe essere votata a giungo per entrare in vigore in autunno. Secondo quanto riportato dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, le auto e furgoni sono responsabili del 15% di tutte le emissioni di CO2 e sono anche la principale fonte di inquinamento da biossido di azoto, che provoca 40.000 morti in Europa ogni anno. Le auto elettriche, che al momento rappresentano il 10% delle auto vendute in Europa, possono aiutare a ridurre drasticamente queste emissioni inquinanti e, sempre secondo i firmatari della petizione, devono essere sostenute su più livelli. Da qui la necessità di leggi chiare. Non solo: le aziende firmatarie della lettera credono anche che con una normativa definitiva tutta l’industria europea possa finalmente avviare un profondo processo di ristrutturazione che le permetterebbe anche di guadagnare competitività nei confronti del resto del mondo.

SERVONO TAPPE OBBLIGATE

Stuart Rowley, presidente della divisione europea di Ford, ha dichiarato: “Ford, in Europa, crede che la libertà di movimento vada di pari passo con la cura del nostro pianeta. Ecco perché abbiamo come obiettivo che tutti i veicoli Ford siano a zero emissioni entro il 2035. Lo abbiamo deciso anche per dare seguito alla Cop26 e agli accordi del clima di Parigi. Ma i politici europei devono stabilire obiettivi precisi sulla mobilità elettrica, in modo da accompagnare la transizione in modo sostenibile”.

Jim Rowan, ceo di Volvo, ha aggiunto: “Noi diventeremo un’azienda con auto esclusivamente elettriche nel 2030 e siamo favorevoli allo stop di veicoli alimentati con combustibili fossili in Europa entro il 2035. Non è solo una questione legata al rispetto degli accordi di Parigi: è proprio la cosa giusta da fare per evitare peggiori impatti sul nostro pianeta a livello di qualità dell’aria e di riscaldamento globale”.

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