domenica, Settembre 8, 2024

Perché si discute di togliere l'obbligo delle mascherine a scuola

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A meno di un mese dalla fine dell’anno scolastico, sta continuando il pressing politico contro l’uso delle mascherine in classe. In base all’ultimo decreto Riaperture, i dispositivi di protezione delle vie respiratorie sono ancora obbligatori, ma la Lega incalza perché il ministero della Salute autorizzi un via libera per gli ultimi giorni di scuola.

La posizione della Lega sulle mascherine

A lanciare l’ultima stoccata dopo le numerose dichiarazioni contrarie già espresse dal segretario leghista Matteo Salvini, è stato il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, anch’egli in quota Lega, che ha rilanciato l’appello del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. “Condivido l’appello del presidente della Liguria, Giovanni Toti, a rimuovere l’obbligo di indossare la mascherina nelle aule scolastiche. Una richiesta che mi è arrivata anche da tante famiglie, che ci sollecitano ad adottare una misura di buon senso per l’ultima parte dell’anno scolastico ha scritto il sottosegretario su Facebook.

Secondo Sasso, il miglioramento della situazione epidemiologica e l’aumento delle temperature richiederebbero un cambiamento di direzione, perché “soprattutto nel Mezzogiorno” l’uso delle mascherine renderebbe “davvero difficile seguire le lezioni: oggi, in diversi centri, siamo abbondantemente oltre i 30 gradi”.

Le risposte della comunità scientifica e del ministro della Salute

Alle dichiarazioni di Sasso hanno risposto diversi professionisti sanitari e il ministro della Salute Roberto Speranza. Secondo Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, per eliminare le mascherine sarebbe necessario aspettare almeno “un’altra settimana per stabilizzare la situazione” epidemiologica e garantire sia un buon ricircolo d’aria, sia il distanziamento in classe. Una precauzione, quest’ultima, non sempre facile da prendere nelle scuole italiane, che spesso non dispongono degli spazi necessari per garantire un effettivo distanziamento nelle classi.

Sul tema è intervenuto anche Pier Luigi Lopalco, docente di igiene dell’università del Salento, che ha sostenuto come l’uso delle mascherine “in ambienti confinanti, scuola compresa” continua a essere utile, ma che “nelle prossime settimane, si spera, potrebbe diventare meno importante a fronte di una circolazione virale in diminuzione”, riporta Orizzontescuola. A sottolineare l’importanza del parere scientifico è quindi intervenuto anche Speranza, per il quale sulle mascherine valgono le indicazioni della comunità scientifica. “Non sono mai state scelte politiche – ha detto in una dichiarazione riportata dal Sole 24 Ore -. Sono scelte tecniche che vanno valutate in quanto tali”.

Le regole attuali

Per ora quindi, sono ancora in vigore le regole stabilite dall’ultimo decreto Riaperture, autorizzato dal governo di cui fa parte anche la Lega. Fino alla fine dell’anno scolastico, previsto per il prossimo 4 giugno, le mascherine chirurgiche restano obbligatorie per tutte le persone dai 6 anni in su. Sono esclusi solo i minori di sei anni e le persone con patologie e disabilità incompatibili con l’obbligo e per chi deve comunicare con le persone con disabilità, oltre a chi svolge attività sportiva.

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