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Il Wired Next Fest, il più importante festival italiano su innovazione e tecnologia a partecipazione gratuita, torna a Firenze nella giornata di sabato 28 maggio. All’interno del Salone del Cinquecento e della Sala d’Arme, dalle ore 9:45 fino alle 19:30 circa, si parlerà del futuro della democrazia, tra equità, inclusione e diritti umani. Protagonisti del mondo dello spettacolo, personaggi della politica e dell’attualità racconteranno il loro punto di vista, analizzando come già oggi – tra i banchi di scuola – si stia scrivendo il futuro della democrazia. Le esigenze delle nuove generazioni saranno il cuore della discussione, tra modelli innovativi di governance e obiettivi irrinunciabili che dovremo raggiungere nel prossimo futuro.
Il primo a intervenire al Wired Next Fest sarà Patrick Zaki, attivista egiziano diventato simbolo della libertà di pensiero e della tutela dei diritti umani, oltre le differenze sociali e i pregiudizi. La sua storia che ruota intorno allo stato di diritto – dall’arrestato in aeroporto, motivato da alcuni post su Facebook ritenuti d’incitamento alla sovversione, ai 670 giorni di detenzione e all’attuale obbligo di non lasciare l’Egitto fino alla fine del processo che lo vede imputato – ha lasciato un segno indelebile nel presente e nel futuro della democrazia. E poco più tardi sarà poi la volta di Maximilian Schrems, attivista e avvocato austriaco noto per le sue campagne contro le violazioni della privacy di Facebook e il presunto trasferimento di dati personali alla National Security Agency (la Nsa) statunitense. Nel talk La mia intelligenza artificiale finisce dove comincia la tua racconterà come la rete e i social network non tutelino affatto i diritti delle persone, violando a volte anche le leggi europee sulla privacy, con l’europarlamentare Brando Benifei e l’onorevole Mattia Fantinati.
Si parlerà poi di formazione e diritti con la senatrice e sottosegretario di Stato con delega all’istruzione Barbara Floridia. La scuola è il luogo dove si formano i leader del domani, e per questo è importante garantire uno scambio di informazioni tra generazioni per dare nuovo slancio alla figura educativa. Tra gli obiettivi della prossima riforma nel settore scolastico, infatti, c’è anche garantire il riconoscimento della cittadinanza ai minori stranieri che hanno frequentato la scuola italiana per almeno 5 anni.
Il direttore di YouTrend e insegnante presso la Scuola Holden Lorenzo Pregliasco mostrerà i risultati delle analisi su politica e opinione pubblica nel nostro paese. Saliranno con lui sul palco del Wired Next Fest il direttore di Domani Stefano Feltri e Giovanni Boccia Artieri, per discutere del palinsesto della politica significato profondo di democrazia, ossia di come qualunque cittadino debba potere partecipare al governo della cosa pubblica. Questo principio trova – almeno apparentemente – attuazione con i social network, dato che qualunque persona attraverso un post può essere in grado di mobilitare milioni di giovani e adulti in tutto il mondo, in pochissimo tempo.
Sempre rimanendo in tema nuovi media, ci sarà anche Michela Grasso (creatrice dell’account Instagram @SpaghettiPolitics, che racconta la politica italiana all’estero) che si concentrerà sulla fuga di cervelli dal nostro paese a causa dell’instabilità del mondo del lavoro, ma anche sulle difficoltà di costruire un futuro solido vicino alle proprie radici.
Non mancherà poi il dibattito sul diritto d’identità, sulla definizione della propria persona senza alcuna censura o discriminazione, insieme all’attore e attivista Lgbtqia+ Pietro Turano. Il tema centrale sarà l’affermazione del proprio io che passa anche attraverso la definizione di un rapporto con il proprio corpo e della propria sessualità. Sempre a proposito dello stesso grande argomento, l’attivista Jessica Giorgia Senesi spiegherà il suo percorso di transizione, per promuovere (come fa su TikTok) l’inclusione e la parità di genere. Lo scopo è dare voce a un’intera generazione che fatica a esprimersi liberamente e che si trova intrappolata in schemi difficili da superare.
Infine, cercando di fare chiarezza su chi scommette sulla democrazia, interverranno al Wired Next Fest la giornalista e podcaster Cecilia Sala – tra le altre cose inviata di guerra in Ucraina – e il professore di relazioni internazionali nell’università Cattolica del Sacro Cuore Vittorio Emanuele Parisi. Un incontro che sarà il racconto di un caso emblematico in cui la ricerca di un nuovo equilibrio geopolitico è condizionata dalle grandi sfide del presente, tra futuro della democrazia e transizione energetica.