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Sarà l’estate delle low cost? Molto probabilmente sì. I fattori in gioco, dagli strascichi della pandemia al conflitto in Ucraina, in parte tradotti in aumento del costo della vita e delle tariffe aeree, porterà i passeggeri, che tradizionalmente preferiscono rimanere fedeli alle compagnie di bandiera, a prenotare con le low cost. E a certificare come la compagine low cost uscirà da questi anni di crisi più forte che mai è l’ultimo studio realizzato da GlobalData.
“Anche se il settore low cost risente quanto i vettori full-service degli aumenti di carburante e spese operative, la tipica giovane età dei loro aeromobili fa sì che molti di essi siano più efficienti dal punto di vista del carburante, contribuendo a ridurne le spese. Il modello di business low cost è inoltre progettato per ridurre le altre spese generali operative, il che significa che le tariffe possono rimanere relativamente basse nonostante il clima attuale”.
Secondo la GlobalData’s Q3 2021 Global Consumer Survey, il 58% degli intervistati ha dichiarato che la convenienza economica è il fattore principale per decidere dove andare in vacanza. Questo sentiment viene ora ripreso da tutto il settore dei viaggi, che si avvia alla ripresa nel 2022. I principali protagonisti – Wizz Air, easyJet e Ryanair – hanno di fatto che i livelli di capacità del luglio 2022 saranno superiori a quelli del 2019.
“Con i passeggeri che potenzialmente prenoteranno più voli con le compagnie aeree low cost, è probabile che questo abbia un impatto su diversi settori, in particolare sui viaggi d’affari, dove i budget per i viaggi aziendali sono già stati compressi”.
Con l’inevitabile aumento delle tariffe aeree, il settore dei servizi completi sarà costretto a trovare modi creativi per migliorare il proprio prodotto. Negli ultimi anni, alcuni elementi del prodotto full-service sono diventati indistinguibili dai prodotti low cost. È il caso in particolare della classe economy a corto raggio, dove le tariffe full-service sono state disaggregate per offrire ai clienti una maggiore scelta, ad esempio per quanto riguarda il bagaglio, i pasti e la scelta del posto.
Bradley conclude: “Dobbiamo aspettarci una risposta da parte delle compagnie tradizionali nei prossimi mesi, specie per quanto riguarda i programmi di fidelizzazione. Molti cercheranno di aggiungere valore alle loro attuali iniziative frequent flyer per mantenere la loro base di clienti. Tuttavia, l’attuale sentiment del mercato dice che il costo è di gran lunga la motivazione più importante per i viaggiatori. Pertanto, è probabile che le compagnie aeree low cost escano dalla pandemia più forti di altre compagnie”.