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Il musicista greco Vangelis è morto ieri all’età di 79 anni in un ospedale greco per via di complicazioni legate al Covid. Ritenuto uno dei pionieri della musica elettronica, è ricordato soprattutto per le sue numerose colonne sonore, con cui ha contribuito a rendere immortali diversi film di Hollywood. Nato col nome di Evángelos Odysséas Papathanassíou il 29 marzo 1943 ad Atene, ha imparato a suonare il piano da autodidatta, formando poi nel 1963 una band di cover pop chiamata Forminx. Trasferitosi a Parigi costituì con altri emigrati greci il gruppo progressive rock progressivo Aphrodite’s Child ma ben presto si dedicò alla carriera solista, sperimentando su sonorità elettroniche e sognanti. Nel 1980 il divulgatore scientifico Carl Sagan scelse la sua Heaven and Hell per accompagnare il documentario Cosmos, regalandogli popolarità negli Stati Uniti.
Ma il vero successo venne nel 1981 quando fu chiamato a realizzare la colonna sonora del film cult sportivo Momenti di gloria: la canzone principale, Chariots of Fire (questo il titolo originale anche della pellicola) entrò nella storia ed è tuttora un pezzo utilizzatissimo, soprattutto in film comici o parodici in cui si deve mostrare il tanto sofferto raggiungimento di un traguardo. Il brano, in cui come spesso accadeva Vangelis suonava tutti gli strumenti, ebbe un’eco straordinaria, tanto da meritarsi un Oscar nel 1982 (che l’artista non ritirò: “Mi mettono grande pressione per andare in America per gli Oscar, ma non mi piace essere spinto a fare le cose. E odio l’idea della competizione”, disse).