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Northvolt aveva iniziato la produzione delle prime celle per le batterie all’interno della sua fabbrica a Skellefteå, in Svezia, verso la fine di dicembre 2021. L’azienda era fiduciosa di riuscire a mandare a regime la produzione e di poter dare il via alle prime consegne nel corso della prima parte del 2022. Un traguardo che è stato raggiunto in quanto Northvolt ha annunciato di aver avviato le consegne delle sue celle ai clienti.
L’inizio delle consegne delle batterie progettate e prodotte in Europa alle case automobilistiche si può considerare come il primo piccolo passo dell’industria automotive europea che punta a diminuire la dipendenza dalle aziende asiatiche per quanto riguarda la fornitura di accumulatori.
I marchi che hanno ricevuto le batterie prodotte da questa società non sono ancora stati specificati. Per il momento, sappiamo solamente che l’azienda ha sottoscritto accordi di fornitura del valore di circa 50 miliardi di dollari con diverse case automobilistiche tra cui BMW, Volkswagen, Volvo e Polestar. In questo stabilimento al momento lavorano circa 1.000 dipendenti che presto aumenteranno. Infatti, la società sta assumendo circa 150 nuove persone al mese. Per arrivare a regime, saranno necessari tra i 3.000 e i 4.000 dipendenti. La fabbrica di Skellefteå può raggiungere una capacità produttiva annua di 60 GWh.
Ma i piani di espansione di Northvolt sono molto ambiziosi. Infatti, è già in programma la costruzione di due ulteriori fabbriche per le batterie: una ancora in Svezia attraverso la joint venture con Volvo e una in Germania.
Non solo produzione di batterie. Infatti, l’azienda si impegnerà anche nell’abito del riciclo degli accumulatori. Da pochi giorni è entrato in funzione il più grande impianto in Europa per il riciclo delle batterie costruito dalla joint venture tra Northvolt e Hydro. Lae fabbrica è in grado di lavorare circa 12.000 tonnellate di pacchi batteria all’anno (equivalenti a circa 25.000 batterie), con gli obiettivi di arrivare a 70.000 tonnellate di pacchi batteria l’anno entro il 2025 e 300.000 tonnellate di pacchi batteria l’anno entro il 2030.
Grazie alla tecnologia utilizzata all’interno dell’impianto, è possibile recuperare fino al 95% dei materiali delle batterie.