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La Formula 1 torna in Europa per il Gran Premio di Barcellona domenica 22 maggio alle 15 e la Ferrari si presenterà all’appuntamento modificata e… dimagrita! Un momento chiave per tutte le scuderie su un circuito che conoscono bene, avendo svolto lì i test pre campionato a febbraio, e che spesso rappresenta il crocevia della stagione, con novità e modifiche che potrebbero cambiare le forze in campo.
Il trucco della vernice
A Maranello non lasciano nulla al caso, sapendo che anche i minimi dettagli possono fare la differenza. Così sulle vetture di Leclerc e Sainz sarà rimosso uno strato di vernice trasparente (quindi impercettibile anche dalle telecamere, le Ferrari appariranno solo di colore meno luminoso rispetto alle prime cinque gare), operazione che dovrebbe permettere di ridurre il peso di oltre 700 grammi per ciascuna monoposto. Potrebbe sembrare poco, eppure anche questo può dare dei vantaggi. Una vettura più leggera è una vettura più veloce, e anche pochi chilometri orari di velocità in più potrebbero risultare decisivi, traducendosi in tre-quattro decimi in meno al giro.
Una mossa già messa in atto dalla Williams, che è andata persino oltre, rimuovendo totalmente la vernice in alcuni punti lasciando intravedere la fibra di carbonio di cui sono fatte le vetture.
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Le novità di Maranello
Ma quella della vernice non sarà l’unica novità, perché alla Ferrari hanno studiato una vera e propria cura dimagrante per la F1-75, modificando alcune componenti interne che potrebbero far perdere complessivamente circa 3 chili di peso. In Spagna sarà presentato un corposo pacchetto di aggiornamenti che riguarderà le zone più critiche della monoposto. A Maranello hanno lavorato molto sul fondo, il punto chiave delle vetture di quest’anno. Il nuovo regolamento della Formula 1, infatti, ha modificato profondamente la progettazione delle macchine con il ritorno dell’effetto suolo, e lo studio del fondo è diventato determinante. La Ferrari da settimane lavora su una nuova configurazione che dovrebbe eliminare il fenomeno del saltellamento (il cosiddetto porpoising), ma anche sulle pance e le ali, per mandare in pista una vettura più scarica e più veloce sui rettilinei, dove le Red Bull sono state superiori alla Rossa nelle prime uscite. Sempre con un occhio alla cassa, perché con il budget cap fissato per il 2022 a 140 milioni di dollari le scuderie devono centellinare le spese e dosarle per l’intera stagione.