domenica, Settembre 8, 2024

Buon Compleanno BMW M, una giornata indimenticabile in pista | Video

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Il 24 Maggio di 50 anni fa BMW diede il via libera ad un reparto che ha prodotto e produce modelli iconici, che hanno lasciato un segno indelebile. BMW celebra cinque decenni di storia affascinante, di auto uniche, che hanno fatto e fanno battere ancora il cuore. Il reparto Motorsport di BMW è anche passione per le corse con successi in ogni categoria: fondato un anno prima, opera sotto il nome di BMW M GmbH dal 1993. Dalla fatidica data del 24 Maggio in ogni angolo del mondo si celebrerà questo storico anniversario con eventi, gare e iniziative di ogni genere.

Ma anche in Italia si è già cominciato a parlarne da tempo, per esempio in occasione della giornata in cui BMW Italia ha presentato i propri programmi sportivi per la stagione 2022 all’Autodromo di Misano, dedicato all’indimenticabile Marco Simoncelli, il SIC.

BMW M2 CS RACING CUP ITALY

Si è parlato tanto di Motorsport perché il brand tedesco è legato a doppio filo al mondo delle corse: BMW ha una tradizione vincente, dalla Formula 1 dove vanta anche un titolo piloti conquistato nel 1983 con il grande Nelson Piquet come fornitore di motori a Brabham alla vittoria del 1999 alla 24 Ore di Le Mans firmata anche dal nostro Pierluigi Martini, ai tanti successi nelle corse Turismo e GT, nel mitico DTM.

E senza dimenticare che nel 2023 la Casa dell’Elica tornerà a correre con un prototipo ibrido nell’IMSA, quindi a Daytona, ma dovrebbe tornare anche a Le Mans… Abbiamo scoperto anche i dettagli della nuova stagione del Campionato BMW M2 CS Racing Cup Italy. Nato lo scorso anno, dedicato soprattutto a giovani che vogliono far strada nelle corse a ruote coperte, ha dato spettacolo sui circuiti italiani più importanti con grandi battaglie tra i concorrenti, tutti al volante della BMW M2 CS Racing..

In stretta collaborazione con BMW M GmbH, gli ingegneri di BMW Motorsport hanno utilizzato molte delle intuizioni derivanti dallo sviluppo della M4 GT4 per stabilire standard totalmente nuovi nella categoria inferiore con la M2 CS Racing. Gli ausili alla guida specifici per le competizioni, come l’ABS e il DSC, garantiscono che anche i piloti alle prime armi siano in grado di gestire l’auto in modo sicuro. Di conseguenza, la M2 CS Racing risulta essere una delle migliori per entrare nel mondo delle corse.

L’auto che partecipa al monomarca italiano è spinta da un motore a sei cilindri in linea con tecnologia BMW M TwinPower Turbo che, nella versione da corsa, raggiunge una potenza di 450 CV. La coppia massima di 550 Nm viene trasmessa alle ruote posteriori tramite un cambio a doppia frizione a 7 rapporti, appositamente configurato per le gare.

Partner tecnico del campionato è Hankook, fornitore ufficiale con pneumatici da corsa appositamente progettati per offrire grande costanza e affidabilità nella performance.

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Ho potuto anche fare un paio di hot lap a bordo della “belva” guidata da Maurizio Losi, uno dei piloti protagonisti del campionato. Le impressioni? A parte le performance di cui è capace, mi sembra che abbiano fatto un’auto molto equilibrata, pensata per non mettere in difficoltà i piloti gentleman meno esperti ma anche per dare l’opportunità ai giovani più agguerriti di fare la differenza.
Il motore è molto progressivo.

L’auto non mi è sembrata mai scorbutica nelle reazioni e non si scompone neanche nelle frenate più violente. A questo proposito l’impianto frenante mi è sembrato molto efficace. E poi ovviamente tanta adrenalina. Peccato che i due giri siano finiti in fretta…

La nuova stagione del monomarca si articola in 6 round, all’interno degli ACI Racing Weekend su alcuni dei più bei circuiti nazionali: Monza, Misano, Mugello, Imola e Vallelunga. Sono previsti uno o due piloti per auto, a scelta dei team. Dopo il round inaugurale del 23-24 aprile a Monza, dominato da Gigi Ferrara che ha vinto entrambe le gare, ecco le altre date:

  • 4-5 Giugno: Misano
  • 16-17 Luglio: Mugello
  • 3-4 Settembre: Imola
  • 17-18 Settembre: Vallelunga
  • 22-23 Ottobre: Mugello

La stagione inaugurale è stata molto interessante per il monomarca della Casa tedesca, pronto a fare anche meglio con tante novità: si parla di un montepremi ancora più ricco, di una nuova classifica Under 25. Il migliore tra i più giovani potrà partecipare a un test ufficiale di BMW Motorsport a bordo della nuova M4 GT3, confrontandosi con altri giovani talenti selezionati negli altri Paesi.

BMW M4 GT3


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A proposito della BMW M4 GT3, abbiamo visto da vicino quella che il team BMW Italia Ceccato Racing schiera nel Campionato Italiano GT Sprint. Il team manager della squadra è il leggendario Roberto Ravaglia, uno dei piloti più forti nella storia delle corse per vetture Turismo, tra quelli che hanno vinto di più con BMW tra gli anni Ottanta e Novanta: dal Campionato europeo a quello mondiale, a quello del DTM, senza dimenticare le vittorie alle 24 Ore di Spa e del Nurburgring. Il suo nome è legato alla prima indimenticabile M3 E30.

Il suo team, già protagonista da tempo del Campionato GT tricolore, quest’anno punta al titolo nella serie Sprint con la nuova M4 GT3. Quest’anno ha tra i suoi piloti il grande Timo Glock, ex F1 da anni pilota ufficiale BMW Motorsport nel DTM e non solo, affiancato da Jens Klingmann, altro pilota factory della Casa dell’Elica.

Basata sull’ultima generazione della M4, è l’erede della M6 GT3. Rispetto a questo modello, i tecnici di BMW Motorsport hanno cercato di renderla migliore nella guidabilità, nella gestione degli pneumatici e nell’affidabilità.

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Il motore della M4 Competition, il 6 cilindri in linea più potente che la Casa abbia mai montato su un’auto di serie, è stato progettato fin dall’inizio per l’uso in pista: questo sottolinea come lo sviluppo di auto da strada e auto da corsa vada sempre di pari passo in BMW M. La potenza è di quasi 600 cavalli con una coppia di 700 Nm e il propulsore è abbinato a un cambio Xtrac a 6 rapporti con frizione elettroidraulica. Più potente e più leggero rispetto al vecchio V8 della M6, ha l’impianto di scarico firmato Akrapovic.

Una curiosità: il volante multifunzione in carbonio, sviluppato in collaborazione con la Fanatec, può essere usato indistintamente sia sulla vettura sia sul simulatore.

Con quest’auto il team partecipa anche alle quattro gare Endurance della serie italiana: l’equipaggio è composto da Stefano Comandini, Giuseppe Fascicolo e Alfred Nilsson. Il debutto nel primo round di Monza è stato subito vincente: Glock e Klingmann hanno trionfato in gara 1 e sono arrivati secondi in gara 2. Sarà l’anno buono per il team di Ravaglia?

E’ stata sicuramente di buon auspicio la prima vittoria ottenuta dalla M4 GT3 in Nord America nel Campionato IMSA in classe GTD a Long Beach. Senza dimenticare che abbiamo già visto in azione le M4 GT3 a Imola nel round inaugurale del GT World Challenge Europe, il campionato nel quale Valentino Rossi sta cominciando la sua seconda vita da pilota.

BMW DRIVING EXPERIENCE


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L’appuntamento di Misano era dedicato anche a BMW Driving Experience. Fin dal 1977 la Casa tedesca ha organizzato corsi di guida: perché se le auto sono sempre più sicure, rimane fondamentale l’educazione, il comportamento, la capacità di chi sta al volante. I corsi di guida BMW in Italia sono da sempre associati al nome del grande Siegfried Stohr, ex pilota di F1, a GuidarePilotare e i suoi istruttori, fin dal 1985. Otto anni fa è nata la nuova BMW Driving Experience, un programma completo di corsi, che qui in Italia si avvale proprio dell’esperienza di GuidarePilotare, che ha il suo quartier generale proprio all’Autodromo di Misano.

La nuova stagione della BMW Driving Experience ha debuttato il 13 aprile proprio al circuito di Misano, con i preziosi consigli degli istruttori professionisti di GuidarePilotare, pronti ad insegnarvi a sfruttare al meglio il potenziale di ogni BMW ma sempre in grande sicurezza.

Molti di loro sono piloti (di cui a volte ho commentato anche le gare in tv) che si dividono tra i loro impegni in pista e quelli dei corsi. Altri di loro sono ex piloti che ora si dedicano interamente al progetto GuidarePilotare. Insomma ci si può fidare eccome…Ce n’è per ogni esigenza: guida sicura, guida sportiva, drifting…

La scuola è dotata anche di un’automobile con comandi speciali per consentire l’accessibilità dei corsi di guida sicura ai diversamente abili: si tratta di una 128ti che, grazie alla partnership con Guidosimplex, è allestita con dispositivi di guida a controllo elettronico. Questa iniziativa si inserisce nel programma di responsabilità sociale SpecialMente di BMW.

Inoltre i corsi si stanno evolvendo in una nuova direzione perché le auto più recenti sono dotate di ADAS, di cui ormai parliamo sempre, che ci aiutano notevolmente al volante: rilevamento ostacoli, cruise control adattivo, frenate assistite e molto altro. La guida assistita sta facendo grandi progressi ma, come ha ricordato Siegfried Stohr, resta fondamentale la centralità di chi guida, il ruolo di chi è al volante. Insomma cambia l’approccio, ma il piacere di guida non deve cambiare.

UN GIRO CON LA M240I XDRIVE


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La giornata di Misano è stata anche l’occasione per vedere da vicino la Nuova BMW Serie 2 Coupé. Fin dal suo esordio, quest’auto è entrata nel cuore degli appassionati, di chi ama le BMW: molti appassionati della Casa dell’Elica hanno ritrovato in questa coupé un po’ le caratteristiche delle vecchie generazioni della Serie 3. Perché se quest’ultima negli anni è diventata più grande e più pesante (ma sempre un riferimento), questa sembrava pensata per il piacere di guida: grande ma non troppo, trazione posteriore, linea da sportiva.

Questa nuova generazione, che ha fatto il suo debutto al Festival of Speed di Goodwood la scorsa estate, finora era offerta con due quattro cilindri turbo benzina e diesel della 220i e 220d, oppure con il 3.0 sei cilindri in linea turbo da 374 CV della M240i xDrive (quattro ruote motrici sì ma solo quando servono…) in attesa della nuova M2.

Da questa primavera è disponibile una nuova motorizzazione: la 230i, un 4 cilindri 2 litri a benzina turbo con 245 CV e una coppia massima di 400 Newton per metro. Cambio sportivo Steptronic a 8 rapporti, c’è anche la funzione Launch Control e tra gli optional un differenziale sportivo M. Può bastare?

Nel parco auto della BMW Driving Experience nel 2022 è arrivata proprio la nuova Serie 2 Coupé. Ho potuto provare in pista la nuova coupé compatta di BMW, nella versione per ora più potente, la M240i xDrive, e poi quella a gasolio, la 220d.

Con la più potente M240i ho potuto purtroppo effettuare un solo giro del circuito di Misano (eravamo in tanti, volevano farla provare un po’ a tutti…): un giro, poco per potersi divertire e sfruttarne appieno il suo potenziale, ma abbastanza per capire che c’è del buono.

Appena entro in pista e spingo sull’acceleratore vengo accompagnato dall’ottimo sound del sei cilindri in linea (secondo me non c’era bisogno di enfatizzarlo dalle casse, questa è una cosa che non mi piace…). Il motore ha ben 374 CV e si sentono tutti; ben 500 Nm di coppia, e si sente, subito in basso. Per chi ama i numeri va da 0 a 100 in 4,3 secondi e può raggiungere i 250 all’ora, ma più che i freddi numeri, è il feeling di guida che conta. Il cambio Steptronic Sport a otto rapporti è molto veloce

Lo sterzo mi sembra molto preciso, all’uscita delle curve il controllo di trazione fa il suo lavoro per bene. Vanta una distribuzione dei pesi quasi perfetta 50 : 50 e non è poco.

Non è molto leggera (a vuoto siamo circa sui 1.700 kg.) ma si sente che hanno fatto di tutto per dissimulare questo aspetto: per esempio, visto che è più larga e pesante di prima, hanno lavorato sull’avantreno con un camber negativo che le consente di avere un bell’inserimento in curva, di essere molto bilanciata. La trazione integrale, intelligente, c’è ma normalmente si comporta come una trazione posteriore e si fa sentire solo quando serve.

Se vi piace guidare, la piccola coupé sembra nata proprio per quello: sarà che io non sono più “giovane” e tra le mie auto ho avuto a suo tempo le vecchie Serie 3, come la E36, ho ritrovato subito il feeling di una macchina più compatta, me la sono subito sentita cucita addosso. Certo un giro è proprio poco….

IN PISTA CON LA 220D


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Poi sono passato alla molto più “umana” 220d, con trazione posteriore (meno male…) e ci ho fatto un paio di giri: beh è qui che si capisce che la base, che il telaio è buono. Il 4 cilindri due litri turbodiesel ha 190 cv più “l’aiutino” del mild hybrid (circa 11 cv in più), con una coppia di picco di 400 Nm con buone performance, però insomma non è certo l’auto da usare in pista..

Qui non posso contare sulla valanga di cavalli della sorella più cattiva, ma sulla validità del telaio che mi consente di affrontare alcune curve a velocità piuttosto elevata e mi posso fidare.

L’istruttrice al mio fianco, Rebecca Bianchi, prodiga di consigli, molto brava: mi dice di tenere giù, di fidarmi, e ha ragione. Insomma la nuova Serie 2 Coupé mi sembra davvero ben fatta e per strada potrete godervela in tutta sicurezza: sceglietela come volete, in questo BMW è una garanzia.

AL VOLANTE DELLA M4 COMPETITION


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Ultimamente BMW ha parlato tanto di elettrico ed elettrificazione ma, per fortuna, qui è di scena l’altra faccia di questo brand: di chi da decenni fa auto pensate per chi ama guidare. Soprattutto se si parla di quelle con la mitica lettera M. Giusto per ricordarci cosa significa M, ci hanno consentito di fare qualche giro di pista con le più recenti M3 e M4.

Qui, in entrambi i casi, si “cade in piedi”: tutte e due sono spinte da un 6 cilindri 3.0 biturbo da 480 CV. Nelle varianti più cattive, le Competition, i cavalli diventano 510 e poi ci sono altre soluzioni tecniche per alleggerirle e renderle ancora più affilate. E poi, per la prima volta nella storia di quest’auto, è arrivata anche la possibilità di scegliere la trazione integrale per le Competition: il sistema M xDrive.

La prima “belva” da guidare è la M4 Competition, la coupé con 510 cv e la trazione posteriore. Io non sono un pilota o un collaudatore che in pista ci gira da mattina a sera e in più Misano non la conosco, non ci ho mai girato, quindi faccio il “bravino” per non fare “pataccate” come dicono qui in Romagna.

Giusto un assaggio, un paio di giri, ma che bomba: i cavalli sono tanti ma anche la coppia, 650 Nm, che la spingono forte fuori dalle curve, nonostante il peso; anche quando deve frenare il peso viene ben gestito dai freni carboceramici. Sembra decisamente a suo agio anche tra i cordoli. Il 6 cilindri in linea è a dir poco spettacolare.

Trazione posteriore sì, ma se siete “manici” e disattivate i controlli, diventa molto “old school”…e lì ci vorrebbe il mio Maestro Marco Petrini, con cui commento il WEC, la 24 Ore di Le Mans, e non solo su Eurosport, che ogni tanto cerca, ci prova ad insegnarmi come si guida in pista, ci prova almeno…

Nella normalità l’elettronica vi aiuta tanto a guidare tranquilli e sicuri ma senza diventare invadente e togliere il piacere di guida che in BMW è una priorità. In una curva dove sono arrivato troppo allegro e ho sbagliato in pieno l’ingresso (non me la ricordavo bene) la M4 Competition mi ha tenuto in pista senza lamentarsi troppo, a dimostrare la bontà di questo progetto: con molte altre auto sarei andato fuori, sicuro.

Che macchina: avrei voluto guidarla l’intero pomeriggio, per fare amicizia e godermela sul circuito romagnolo… beato chi può mettersela in garage.

UN ASSAGGIO DI M3 COMPETITION XDRIVE


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Poi ho provato la berlina M3 Competition, con 510 cavalli e appunto l’xDrive, trazione integrale ma in vero stile M. La differenza la si sente subito all’uscita della prima curva: quando si mette giù ed è lì incollata che non fa una piega e sfrutta tutta la potenza del 6 cilindri in linea turbo.

Trazione integrale sì ma si comporta come una posteriore: non si perde nulla del piacere di guida, anzi se siete dei “manici” potete anche andare più forte. I freni carboceramici sono micidiali: bisogno solo fidarsi per staccare tardi, sempre più tardi.

E’ sicuramente più pesante di prima (siamo sui 1800 kg lo so) ma riesce comunque ad andare più forte del modello precedente. Non sarà pura e leggera come le prime indimenticabili M3 ma è un missile.

Telaio, motore, sterzo: qui c’è tutta l’esperienza di BMW nelle corse, un continuo sviluppo ad ogni generazione di M. Avessi fatto qualche giro in più forse avrei cominciato a prenderci gusto, ma va bene così, mi sento già un privilegiato. Beato chi può comprarsi una berlina così, con performance da supercar.

Io comunque sto aspettando l’arrivo della M3 Touring, che spettacolo: tra video teaser e immagini spia, non vedo l’ora: station e cattiva. Penso con un po’ di sana invidia a chi potrà permettersela e potrà portarci anche la famiglia a fare la spesa. Intanto BMW ha già presentato la M4 CSL al Concorso d’Eleganza Villa d’Este: 550 CV, trazione solo posteriore, 307 km all’ora, solo 1000 esemplari. Da paura.

Ed è solo uno dei modelli incredibili che BMW porterà al debutto quest’anno per festeggiare i 50 anni della divisione M. Ma sarà un anno davvero speciale con tanti eventi: al Museo BMW, alla 24 Ore del Nurburgring, al Festival of Speed di Goodwood, ai BMW M Track Days. Noi vi segnaleremo tutti gli appuntamenti da non perdere. Per fortuna BMW è ancora Motorsport, è ancora M: corse e auto che ci fanno emozionare. Buon Compleanno M!

VIDEO

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