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Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) include anche uno stanziamento di fondi per l’installazione di un’infrastruttura per la ricarica delle auto elettriche. Il Governo ha finalmente iniziato a muoversi per portare avanti questo progetto molto importante che permetterà di rendere più capillari i punti di ricarica nel nostro Paese. Nello specifico, saranno messi sul piatto 741,3 milioni di euro destinati a finanziare fino al 40% dei costi di realizzazione delle stazioni.
L’obiettivo del progetto è quello di arrivare ad installare in Italia “almeno 7.500 stazioni di ricarica super-veloci per veicoli elettrici su strade extraurbane (autostrade escluse) e almeno 13.755 stazioni di ricarica veloci nei centri urbani“. Il Ministero della Transizione Ecologica adesso ha annunciato il primo passo che permetterà di portare avanti questo importante progetto. A partire dalla giornata di ieri è stata avviata una consultazione pubblica che terminerà il 6 giugno. L’obiettivo è definire il piano d’azione.
La consultazione è svolta con l’obiettivo di condividere le logiche alla base dello schema di decreto e raccogliere osservazioni e spunti dalle parti interessate.
I fondi che serviranno per l’installazione di queste infrastrutture saranno erogati attraverso delle procedure competitive. Nello specifico, ci sarà un bando l’anno nel periodo 2022-2024. Il primo bando è previsto a dicembre 2022 con un periodo di apertura di 90 giorni.
La graduatoria di ogni bando sarà redatta sul ribasso offerto sulla % massima di contributo in conto capitale (40%), corretto da specifici fattori premiali dettagliati nel seguito.
Il Governo finanzierà la creazione di tre tipologie di stazioni per la ricarica. In particolare, saranno messi a disposizione circa 360 milioni di euro per i punti di rifornimento di energia su strade extraurbane da almeno 175 kW e circa 353 milioni di euro per stazioni fino a 100 kW da collocarsi nei centri urbani. Inoltre, saranno finanziati anche punti di ricarica con accumulo. Per questa tipologia di infrastrutture il Governo predisporrà un provvedimento dedicato che arriverà più avanti.
Da sottolineare che i punti di ricarica da 175 kW dovranno essere modulari per essere aggiornabili e arrivare ad erogare almeno 350 kW.
È previsto comunque un costo di investimento massimo ammissibile per stazione di ricarica, pari a 81.000 euro per la fornitura e messa in opera degli impianti, a cui si aggiungono i costi di connessione alla rete elettrica ed i costi di progettazione, quantificati pari rispettivamente ad un massimo del 40% e del 10% del costo massimo di fornitura e messa in opera. E’ necessario realizzare e mettere in esercizio le stazioni di ricarica entro 12 mesi dall’ammissione all’incentivo.
Per quanto riguarda, invece, le stazioni da 100 kW per le aree urbane, il costo di investimento massimo è pari a 50.000 euro. Anche in questo caso è necessario realizzare e mettere in esercizio le stazioni di ricarica entro 12 mesi dall’ammissione all’incentivo.
C’è, infine, una dettaglio interessante da sottolineare. Tra gli obiettivi dei bando c’è anche quello di “massimizzare il ricorso a stazioni di rifornimento di carburanti tradizionali, al fine di evitare ulteriore sottrazione di suolo e ottimizzare l’utilizzo delle connessioni alla rete elettrica già presenti“. Il Governo, dunque, vuole spingere per la creazione di punti di ricarica all’interno delle stazioni di servizio già presenti sul territorio italiano.
Infine, tra i requisiti per l’ammissione ai bandi, c’è quello che prevede che le aziende devono dimostrare di avere in gestione almeno 50 stazioni di ricarica operative da più di 12 mesi.