Evviva David Cronenberg, portatore di brividi e curiosità cremisi. Il regista di Crash e Videodrome, noto soprattutto per le sue scioccanti esibizioni del grottesco e del macabro, ha fatto il suo atteso ritorno al Festival di Cannes ieri sera, presentando in anteprima il suo Crimes of the Future (con Kristen Stewart, Léa Seydoux e Viggo Mortensen) a un pubblico di mezzanotte assetato di sangue. I sussurri e i mormorii che hanno aleggiato sulla Croisette fin dall’inizio del festival, giovedì, promettevano un affare indulgente e terrificante. Sulla carta è brutalmente allettante: ambientato in una distopia del prossimo futuro in cui l’umanità si è evoluta superando il dolore, la chirurgia è diventata il nuovo sesso, con artisti performativi che si fanno intagliare all’interno di macchine bio-meccaniche per i perversi spettatori. Cronenberg stesso ha dichiarato di aspettarsi un’uscita di scena entro i primi cinque minuti, aumentando le speranze di una diabolica visione nei vip di Cannes che affollano gli auditorium nella loro haute-couture.

Purtroppo non è andata proprio così. “Devious Dave” ha sicuramente contato delle fughe dalla sala: nel corso del film, ne ho contati tre dalla mia poltrona, due dei quali sono stati il risultato di una scena in cui Seydoux esegue un belly-lingus sull’addome (letteralmente) slacciato di Mortensen. Ma non c’è stata la promessa ondata di sensibili che non ce la fanno; alcuni si sono contorti, ma la maggior parte degli spettatori è rimasta seduta in poltrona. Nonostante i primi resoconti del contrario, il film non è così scioccante. Forse è un sintomo dell’aumento della nostra tolleranza collettiva al cruento e grossolano (vedi: Game of Thrones), ma Crimes of the Future è piuttosto sommesso: c’è poco del sapore disgustoso e bilioso de La mosca o dello splatter strabiliante di Scanners. Se c’è un legame con la filmografia precedente di Cronenberg, è attraverso eXistenz, una rivisitazione affascinante ma molto più pacata dell’affinità del regista con il gore della vecchia scuola.


I giudizi su Crimes of the Future sono stati molto diversi: alcuni lo considerano un enfatico ritorno alla forma, altri una schifezza. (Direttamente dallo sfarzoso red carpet – leggi: sala stampa – del Palais des Festivals di Cannes, ecco come i molteplici critici, imbottiti di caffeina, hanno giudicato l’ultimo film di Cronenberg.

La chirurgia è il nuovo sesso

All’inizio del film, la chirurgia viene descritta come "il nuovo sesso" nel mondo post-dolore. Questi critici sono d’accordo

Non è così scioccante come viene pubblicizzato

Cronenberg potrebbe aver ottenuto una manciata di abbandoni promessi, ma Crimini del futuro non è poi così crudo come si diceva.

Alcuni se ne sono andati… un po’ delusi

Il concorso principale di Cannes 2022 è stato ampiamente sottotono, e alcuni dicono che Crimes of the Future non è il colpo di fortuna in cui speravano