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Per festeggiare i 25 anni dalla prima Subaru Impreza WRC che la Casa delle Pleiadi realizzò in collaborazione con la britannica Prodrive, la factory britannica guidata da David Richards ha realizzato una vettura davvero speciale. Si tratta della P25 ed è una reinterpretazione moderna dell’indimenticabile Impreza 22B STI che Subaru impiegò nel Mondiale Rally, dove vinse tre Titoli Costruttori consecutivi nel 1995, 1996 e 1997.
La P25 di Prodrive sarà realizzata in 25 esemplari (guarda caso) e sarà presentata al Goodwood Festival of Speed in programma tra meno di un mese (23-26 giugno) nella famosa località britannica. L’auto, a quanto pare, può già essere acquistata e, anzi, è stata già prenotata da qualche facoltoso appassionato che ha deciso di comprarla ancor prima di vederla. Aspettando che ne sia svelato l’aspetto definitivo, possiamo fantasticare leggendo le informazioni che già sono state rese note. Per ora si sa ad esempio che la P25 è realizzata sulla base dell’Impreza GC8 degli Anni ‘90 e che avrà numerosi rimandi proprio alla 22B STi di un tempo.
Questo, almeno, è quanto ha dichiarato Peter Stevens, designer inglese famoso per aver disegnato alcune delle sportive più belle della storia (la McLaren F1 vi dice niente?) e che proprio dello stile della vettura originale fu responsabile. Un’altra cosa che è stata dichiarata è che la P25 sarà una vettura per cuori forti. L’auto, infatti, sarà più potente e più leggera (parte della carrozzeria è in carbonio) della 22B e sarà anche più agile grazie a una serie di interventi a sospensioni e telaio.
Per quanto riguarda il motore, adotterà un 2.5 boxer da oltre 400 CV abbinato a un cambio sequenziale a 6 rapporti al posto del 2.2 da 300 CV e del cambio manuale della vettura a cui rende omaggio. “La 22B è considerata una delle auto più belle e prestigiose di Subaru – ha detto David Richards –. ha fatto la storia dell’automobilismo e volevamo renderla ancora migliore grazie ai progressi in campo tecnologico che sono stati compiuti in questi 25 anni. Così l’abbiamo reinterpretata in chiave moderna”.