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Siamo al Festival di Cannes, “dentro” Glimpse, l’opera che ha appena vinto il VeeR Future Award per la miglior esperienza interattiva a Cannes XR, la sezione dedicata alle tecnologie immersive di contenuto cinematografico del Marché du Film.
Basta un visore per trasformarsi in un panda. Non un panda qualsiasi, ma un panda antropomorfo di nome Herbie con il cuore spezzato per una forte delusione sentimentale. La nostra adorata Rice, una splendida volpe, ci ha mollato. Per fortuna non siamo soli nel dolore: c’è la nostra passione a farci compagnia, perché siamo illustratori. Purtroppo siamo anche inguaribili nostalgici e quindi, viaggiando a ritroso nei nostri più teneri ricordi, ci smarriremo in una poetica malinconia, tra pennelli e fogli sparsi sulla scrivania, fotografie e specchi con cui interagire, fino a salire su una mongolfiera in mezzo a un cielo stellato.
Offre un’esperienza immersiva potente a livello emotivo e visivo, il film diretto dal duo di creators irlandese Michael O’Connor e Benjamin Cleary, vincitore di un Oscar (Stutterer, Swan Song). Vanta un cast d’eccezione tanto a livello tecnico quanto artistico, basti pensare che il panda ha la voce del divo Taron Egerton, applaudito in Rocketman e Kingsman: The Secret Service. La volpe invece è vocalmente interpretata da Lucy Boynton di Sing Street e Bohemian Rhapsody.
“Il nostro obiettivo con Glimpse era esplorare il mezzo della Vr per entrare davvero dentro la sensazione della fine di una storia d’amore, quell’ampia moltitudine di emozioni che si attraversano”, spiegano i realizzatori O’Connor e Cleary nel ritirare il premio a Cannes. “Volevamo far immergere il pubblico in quell’esperienza viscerale del post-rottura di una relazione, quello sprofondare in un mare di ricordi, positivi e negativi, che d’un tratto sembrano così presenti”. Costruire visivamente tutto questo non è stato semplice: “Per realizzare Glimpse ci sono voluti tre avventurosi anni. La realtà virtuale consente un racconto immersivo in soggettiva, questo ci ha richiesto di strutturare blocchi saldi di narrazione attorno a cui creare momento per momento nuove esperienze e stimoli per il pubblico. Questo premio ci rende orgogliosi: abbiamo fondato la nostra società Mr. Kite quando la Vr era agli inizi, puntando su una squadra di creator capaci oggi di definire una nuova grammatica di narrazione interattiva”.