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Sono ben 532 gli alberghi spariti nel solo 2021 dal Registro delle imprese, tra iscrizioni e cancellazioni, secondo i dati diramati da Infocamere e aggiornati a marzo 2022. Oltre agli hotel, mancano all’appello ben 7.049 bar e 111 discoteche, mentre ristoranti e palestre paiono aver resistito meglio all’impatto della crisi innescata dalla pandemia.
Si tratta di numeri che non sorprendono dopo due anni di blocco delle macchine, ha sottolineato al Sole 24 Ore Bernabò Bocca. Il presidente di Federalberghi ha ricordato come il tax credi del 60% sui canoni di locazione abbia certo aiutato, ma il restante 40% ha continuato a pesare. Medesimo discorso per le rate Imu: alcune sono state sospese, altre no. Inoltre dallo scorso 1° gennaio sono state interrotte le moratorie sui mutui bancari. Una decisione che si inserisce in un contesto inflattivo che vede costi in continua crescita, legati a impianti e manutenzione.