giovedì, Settembre 19, 2024

La storia di Wayne Santana attraverso i suoi tatuaggi

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Wayne Santana ha aperto il 2022 consegnandoci un mirabile Succo di zenzero vol.2 – sempre votato all’avanguardia, ma diverso, lontano dalla strada già battuta, un nuovo universo musicale ricco di featuring che lasciano il segno -, abbinandoci una serie di NFT a svilupparne l’immaginario e pure firmando una capsule in collaborazione con Kappa. In quella occasione ci ha raccontato il nuovo disco, ma anche il suo attuale se stesso. Attraverso i suoi Ten essential, ma pure le parole, i ricordi, i simboli che ha deciso di tatuarsi addosso. Ora condensati in oltre nove minuti di intervista video sul tema.

Tattoo Tour con Wayne Santana

Wayne Santana il numero esatto dei suoi tatuaggi non lo sa. Non si è mai soffermato a contarli e ha anche dei problemi a separarli in singole unità perché… quelli molto piccoli valgono davvero uno? E quelli molto grossi non valgono oltre quell’unità?

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Quando si tatua lo fa per un’emergenza di comunicare qualcosa, inclusi momenti forti della vita. Impressi sulla pelle come dentro di sé. C’è sicuramente un piacere estetico nel collezionare tatuaggi, sceglierli, posizionarli. Sono tutti decisioni fatte, scelte compiute, gesti consapevoli. Motivo per cui difficilmente se ne pentirà. Un esempio? I tatuaggi sulla faccia, disegnati, in accordo con l’artista che li ha curati, a seguire le linee del volto. Non sono mai del tutto frontali, non invadono il viso. Parli con lui e in effetti non è che poi li noti al punto di rimanerne ipnotizzato. Per Wayne è perché se li vive bene. E probabilmente ha ragione: se te li senti bene addosso, gli altri se ne dimenticano, eppure percepiscono la tua (e la loro) personalità. 

I tatuatori con cui collabora più spesso sono Simo SNT e Freddy Boy Bastard. 
Il suo primo tatuaggio, invece, è stato un 777 all’interno di un dito. Per capire «quanto dolore si provasse» e perché «era una cosa che la gang portava a riconoscersi». Per questo le tre cifre compaiono anche nel cuore spezzato che ha disegnato sul petto, assieme alla scritta Roma (che allo specchio diventa Amor) e a uno scorpione, riferimento al suo segno zodiacale. 
A poca distanza, c’è anche una Lisa Simpson con benda da pirata. Wayne spiega che gli piace perché è intelligentissima e sempre pronta a fare la rivoluzione e gli ricorda che si può essere rivoluzionari quanto si vuole, ma ci vuole sempre un po’ di intelligenza nell’assecondare quell’istinto. 
Il nome della madre, che voleva fare piccolo ed è uscito che copriva buona parte del collo, invece,  è uno dei tatuaggi a cui tiene di più e pure quello per cui ha più sofferto quando gliel’hanno fatto. Gli è molto caro perché rappresenta anche le sue radici siciliane. 
Guarda il video per scoprire tutti gli altri tatuaggi e quali storie raccontano.

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