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In questi mesi abbiamo parlato diverse volte della proposta della Commissione Europea di arrivare allo stop alle vendite delle auto endotermiche dal 2035. Proposta contenuta all’interno del pacchetto Fit for 55 in cui sono incluse una serie di misure per contrastare i cambiamenti climatici. Abbiamo visto come la proposta di puntare tutto sull’elettrico, mettendo da parte i motori endotermici, abbia fatto molto discutere.
Domani, 7 giugno, sarà una giornata molto importante per il percorso che porterà a decidere il futuro dell’auto nell’Unione Europea. Infatti, il Parlamento Europeo si riunirà per discutere del pacchetto Fit for 55. In particolare, stando all’agenda ufficiale della giornata di domani che si può trovare sul sito del Parlamento Europeo, la discussione sarà divisa in due parti. Si partirà alle ore 9 per poi fermarsi alle ore 13.50. In questa prima parte si discuterà di molti argomenti, tra cui la revisione del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE.
Dopo una pausa, i lavori riprenderanno alle 14.30 per poi terminare alle 22. Il voto si terrà mercoledì 8 giugno, di pomeriggio.
L’esito della votazione non appare per nulla scontato. Come abbiamo potuto vedere nel corso delle scorse settimane, c’è stato un voto contrario della Commissione Trasporti dell’Unione Europea che ha poi proposto una revisione del testo, ribadendo il concetto della neutralità tecnologica sostenuto più volte anche dal Governo italiano. Contestualmente, è stato approvato un parere sul regolamento che sostanzialmente prevede che dal 2035 i veicoli di nuova immatricolazione riducano le emissioni del 90%, e non del 100%.
Successivamente, invece, è arrivato un sì da parte della Commissione Ambiente dell’Unione Europea che poi ha proposto ulteriori azioni come quella di adottare entro il 2023 un nuovo metodo di calcolo delle emissioni che consideri l’intero ciclo di vita delle vetture.
All’interno del Parlamento Europeo ci sono poi diverse posizioni e sono già pronti una serie di emendamenti che saranno discussi nella giornata di domani, come quello del PPE che vuole abbassare il taglio delle emissioni delle auto dal 100% al 90% dal 2035 per dare “respiro” a diverse aziende del settore automotive che potrebbero venire duramente colpite da una transizione rapida verso il solo elettrico.
Preoccupazione che è anche del Governo italiano che non vuole che si punti ad oggi solamente sull’elettrico. Non si contano poi i sostegni o i dubbi da parte delle associazioni di categoria. Il voto, dunque, non appare per nulla scontato. Se il Parlamento arriverà ad approvare il pacchetto Fit for 55, la palla passerà ai Paesi europei che dovranno trattare tra di loro all’interno del Consiglio dell’Unione Europea, ultimo step prima di arrivare all’adozione delle nuove normative.
Nel caso arrivasse un no, il tutto tornerà all’esame di Bruxelles. Quello che appare certo è che la case automobilistiche chiedono regole chiare e definitive in tempi rapidi per programmare il loro futuro su cui stanno investendo già moltissimi miliardi di euro.