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Se siete utenti di TikTok, in questi giorni potrebbe esservi capitato di imbattervi in filmati di persone che si aggirano di fianco a pompe di carburante con aria sospettosa. Sostengono di non sentire più l’odore forte della benzina come prima e si chiedono cosa sia successo. Tutto è cominciato quando un utente (@youngvec’s video) ha postato un video chiedendosi proprio che fine avesse fatto il caratteristico odore di benzina ai distributori. Il video è stato visto otto milioni di volte e ha dato adito a una serie di teorie, alcune piuttosto improbabili.
La cosa più verosimile, sostengono in molti, è che diverse persone abbiano i sintomi del Covid-19 o del long Covid senza saperlo. La perdita di olfatto e gusto – o anosmia – è infatti tra le manifestazioni più comuni dell’infezione da virus. In molti casi persiste anche dopo la fine della malattia. Potrebbe quindi essere plausibile che l’odore strano o l’assenza di odore della benzina siano legati al virus.
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Questa spiegazione ragionevole – seppur non confermata – fa il paio con una teoria molto più arzigogolata e implausibile. Un utente – presente sull’app con il nickname @Blackfoxfreedom – sostiene che l’assenza del classico odore della benzina o la sua alterazione siano l’effetto di una manomissione intenzionale: il governo americano avrebbe manipolato la composizione della miscela per ridurre l’efficienza del carburante e tenere i prezzi alti.
I prezzi del carburante hanno raggiunto picchi record negli Stati Uniti, così come in molti paesi del mondo, compresa l’Italia. La ragione principale è l’invasione russa dell’Ucraina e le conseguenti sanzioni. Anche se gli Stati Uniti non sono dipendenti quanto l’Europa dalle importazioni di prodotti energetici russi, la crescita del prezzo del petrolio sul mercato mondiale ha comunque pesantemente influenzato il carovita anche oltreoceano.
C’è un elemento di verità nella teoria di @Blackfoxfreedom. Qualche giorno fa, come riportato da ABC News, l’amministrazione Biden ha imposto nuove regole per aumentare la percentuale di etanolo nelle forniture nazionali di benzina. L’etanolo è un bio-craburante derivato dal mais. La ragione della decisione del governo, tuttavia, non ha nulla a che fare con il mantenimento dei prezzi record, ma mira a “ridurre la dipendenza dal petrolio”, come dichiarato da Michael Regan, amministratore dell’Agenzia di Protezione Ambientale (EPA). Al contrario di quanto sostenuto dalla teoria cospirazionista, secondo molti, l’aggiunta di etanolo farà calare i prezzi del carburante.
Insomma i content creator di TikTok che si sono cimentati nella ricerca del profumo perduto della benzina non hanno scoperto un articolato complotto mondiale per manipolare i prezzi delle materie prima. A prescindere che l’odore si senta o meno, comunque, è meglio non esporsi troppo all’inalazione di benzina e prodotti a base di combustibili fossili: le conseguenze per la salute possono essere piuttosto serie.