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Il futuro dell’automobile procede silenzioso, ma percorre la sua strada verso i nuovi traguardi a una velocità sempre più elevata. Una delle ultime dimostrazioni in questo senso è rappresentata dall’annunciata fusione tra un marchio storico come Bugatti (francese, ma con profonde radici italiane nella sua storia) e un protagonista più recente – ma decisamente vivace – come Rimac, la Casa automobilistica croata che sviluppa e produce automobili elettriche ad alte prestazioni.
Un “matrimonio” che mette le due aziende davanti a un futuro roseo, come garantisce l’amministratore delegato Mate Rimac, secondo quanto riportato dal magazine Autocar. All’inizio di questa avventura, infatti, il gruppo Volkswagen appariva piuttosto riluttante verso nuovi impegni e investimenti per Bugatti sul fronte dei veicoli elettrici. Ed è proprio su questa situazione che Rimac ha deciso di scommettere. Puntando anche sulla riduzione dei costi di produzione. “La fusione – ha ribadito il manager – è una decisione che rappresenta un vantaggio per tutti”.
TRADIZIONE CENTENARIA E FUTURO LUMINOSO
E lo stesso Mate Rimac ha sviluppato il suo pensiero in maniera dettagliata. “La fusione rappresenta una vittoria per noi, che possiamo avere un marchio meraviglioso e che vanta una tradizione di 113 anni alle spalle”. Ma secondo l’amministratore delegato della neonata società automobilistica, la decisione rappresenta una vittoria anche per la Volkswagen, perché “Bugatti ha un grande futuro davanti a sé e noi terremo sotto controllo i costi”.
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Un terzo elemento – ultimo, ma non di minore importanza – riguarda invece le persone che stanno attorno a Bugatti-Rimac, sia in termini di lavoratori che in termini di potenziali acquirenti. La fusione, dice ancora Rimac, rappresenta “una vittoria per i dipendenti, perché ci espandiamo, ma anche per i clienti: abbiamo infatti in arrivo nuovi prodotti entusiasmanti per loro. Non solo contiamo di andare avanti, ma anche di prosperare”.