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Al secondo posto, con 179 voti, è arrivato Claudio Piersanti con Quel maledetto Vronskij (Rizzoli), romanzo che indaga la solitudine di un uomo abbandonato all’improvviso dalla moglie che credeva unita a lui da un legame incrollabile, il quale poi attraversa questa assenza abbandonandosi alla lettura di Anna Karenina. Terzo posto con 175 punti per Marco Amerighi e il suo Randagi (Bollati Boringhieri), affresco generazionale che esplora la crescita e l’evoluzione (o involuzione) di giovani uomini che attraversano la vita come una sfida o come una rinuncia, il tutto incastonato in un lessico familiare tra il lirismo tradizionale e una lingua sempre rinnovata e creativa.
Si prosegue poi con Veronica Raimo che col suo Niente di vero (anch’esso pubblicato da Einaudi, come quello di Desiati) si è aggiudicata 169 voti: il suo romanzo, ritratto feroce ma anche dissacrante di una giovane d’oggi tra desiderio sessuale, ossessioni familiari e cortocircuiti sentimentali, un po’ alla Fleabag, ha anche vinto il premio Strega Giovani 2022, deciso da una giuria di oltre cinquecento ragazzi da scuole secondarie superiori distribuite in Italia e all’estero. Quinto posto con 168 voti a pari merito per Fabio Bacà (Nova, Adelphi) e Alessandra Carati (E poi saremo salvi, Mondadori): il primo è un romanzo sperimentale e al contempo compiutamente letterario, che naviga le nevrosi ma anche l’insondabilità della vita quotidiana più spiccia, con un protagonista tanto ordinario quanto unico; l’altro è una saga familiare incentrata su Aida, giovane profuga bosniaca che deve ritrovare una dimensione e una crescita in Italia, sospesa tra famiglia e mondo esterno entrambi non sempre accoglienti.
Come si diceva, questi finalisti “iniziali” sono pubblicati tutti da grandi case editrici (anzi il gruppo Mondadori ha ben quattro suoi rappresentanti, tutti a parte Amerighi e Bacà) e per questo si è scelto di ammettere in finale la prima posizione espressa da un editore indipendente: ecco allora il ripescaggio di Veronica Galletta, autrice di Nina sull’argine (minimum fax), arrivata settima con 103 voti grazie al suo libro incentrato su una professionista siciliana catapultata al Nord in un lavoro che sembra mostrarle solo le contraddizioni e la spersonalizzazione della vita. Sarà dunque tra queste sette finalisti che sarà decretato il vincitore del Premio Strega 2022, durante la consueta diretta che si terrà il prossimo 7 luglio al Ninfeo di Villa Giulia a Roma e che sarà trasmessa su Rai 3 per la conduzione di Geppi Cucciari.