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Una nuova lounge nel centro di Bergamo per intercettare quella porzione di clientela che stenta a entrare nelle agenzie tradizionali (“ma la sede di Novara rimarrà il motore dell’azienda”). E allo stesso tempo l’idea di costruire una rete di consulenti in grado di seguire i viaggiatori in ogni dettaglio. Cristanini Viaggi si espande e apre un locale nella città orobica, nel solco di un’evoluzione di mercato che sposta sempre più l’attenzione del consumatore verso la ricerca di un confronto profondo con il mondo agenziale: “Nell’inaugurare la sede bergamasca – spiega Sandro Cristanini, titolare dell’omonima adv piemontese – abbiamo pensato a una clientela tendenzialmente alto-spendente ma non solo, comunque attenta a cercare proposte dedicate“.
La novità Cristanini Viaggi Travel Lounge mira insomma a segnare l’inizio di una nuova programmazione tailor made: più attenta al dettaglio e al particolare. “Che poi oggi è quello che le persone si aspettano in ogni settore merceologico – sottolinea sempre Sandro -. In termini pratici tutto ciò si tradurrà in tanti piccoli accorgimenti, come per esempio la presenza di nostro personale dedicato all’arrivo degli ospiti in hotel o in aeroporto, l’organizzazione di
Dalla lounge alla rete di consulenti il passo è breve. “Ci occorrono figure adeguate al contesto, persone che sposino la nostra filosofia – prosegue Cristanini -. Non servono necessariamente grandi numeri di fatturato. Ma cura del cliente sì, perché questo significa ritorni sicuri in termini di immagine e soprattutto di margini. Al momento abbiamo già un team di quattro consulenti. Potrebbero arrivare a essere una decina, anche una quindicina nel caso. Dipende ovviamente da come si svilupperà il progetto lounge”.
Che non è destinato peraltro a essere un unicum: il locale bergamasco è infatti stato pensato per diventare un punto di riferimento per gli appassionati di viaggi nella zona orobica, nel bresciano e nel veronese. Lo spazio è ampio, circa 120 metri quadrati, per cui Cristanini pensa anche a incontri, piccoli meeting da 30-40 persone per parlare di turismo con partner selezionati tra tour operator, hotel e dmc. Ma nei progetti il modello è destinato a essere replicato anche in altre parti dello Stivale: “Nel Triveneto – conclude Sandro – così come nel Centro-Sud Italia, magari a Roma. Vedremo…”