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Giovedì 9 giugno la Banca centrale europea (Bce) ha annunciato che alzerà i tassi di interesse per la prima volta dopo dieci anni e terminerà il proprio principale programma di acquisto dei titoli di stato, che era attivo da oltre otto anni, a partire dall’1 luglio. L’obiettivo è di mitigare l’effetto dell’inflazione. I tassi verranno alzati prima a 0.25% a luglio, e poi a 0.50% a settembre.
- Cosa sono i tassi di interesse?
- La macroeconomia dei tassi di interesse?
- Cosa c’entra l’inflazione?
- Cosa c’entra lo spread?
- Che cos’è il quantitative easing che termina l’1 luglio?
Cosa sono i tassi di interesse?
I tassi di interesse indicano quanto costa prendere denaro in prestito e quanto fruttano i risparmi e gli investimenti. Per esempio, se io deposito 100 euro in una banca e il tasso di interesse annuale è all’1%, dopo un anno i miei 100 euro saranno diventati 101. Il beneficio di aver depositato i miei 100 euro in una banca sarà quindi di 1 euro, ovvero dell’1% del totale.
La macroeconomia dei tassi di interesse
Nello specifico, i tassi di interesse a cui fa riferimento l’annuncio della Bce sono quelli a cui le banche centrali prestano denaro alle altre banche. Alla luce di quanto spiegato sopra, i tassi di interesse rappresentano uno strumento che le banche centrali possono utilizzare per incentivare o disincentivare l’attività economica dei cittadini.
Quando un’economia è in recessione, è utile avere dei tassi di interesse nulli perché vogliamo che i cittadini e gli imprenditori si sentano rassicurati e incoraggiati a prendersi rischi che potrebbero stimolare l’economia. Per fare un esempio, abbassare i tassi di interesse europei è stata una delle prime misure adottate per contrastare la crisi greca del 2011. Al contrario, quando l’economia è molto attiva, è utile avere dei tassi di interesse positivi che disincentivino un livello di attività economica che possa “scaldarla” ulteriormente.
Se i tassi di interesse sono nulli, sarò più propenso a richiedere prestiti e prendermi rischi economici quali investire in un mutuo o richiedere un finanziamento per aprire un’impresa, dato che il costo dei denaro che andrò a richiedere sarà nullo. Se invece i tassi di interesse sono alti, sarò più propenso a depositare il mio denaro in banca e meno propenso a correre rischi. In generale, si attendono riflessi su chi ha mutui a tassi variabili, con un aumento delle rate, o dovrà andare ora a sottoscrivere nuovi impegni con le banche.
Cosa c’entra l’inflazione?
Per inflazione intendiamo un aumento generalizzato e prolungato dei prezzi che porta alla diminuzione del potere d’acquisto della moneta. L’inflazione può essere causata da un improvviso aumento nell’attività economica di un Paese; gli esperti concordano infatti che l’inflazione attuale è in gran parte causata dalla ripresa delle attività economiche in seguito alle riaperture post-pandemia e dal rialzo dei prezzi dell’energia.