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Giugno è il Pride Month, il mese dell’orgoglio della comunità Lgbtq+. In queste settimane, infatti, per commemorare eventi storici decisivi per l’avanzamento dei diritti delle persone queer come i moti di Stonewall, si organizzano eventi, parate, festival e iniziative. Ma una delle battaglie più importanti per questa stessa comunità si gioca a livello mediatico: infatti uno dei tasselli principali di un’integrazione e di un’accettazione a pieno titolo è quello di vedersi rispecchiati in storie di qualsiasi tipo – dai film ai libri, alle serie – che raccontino gli orientamenti e le identità più disparati con rispetto, realismo e naturalezza.
In questi ultimi anni, con prodotti come Queer as Folk, Looking, Pose, Transparent, Special, Killing Eve e The L Word si sono moltiplicati, soprattutto a livello seriale, gli esempi di narrazioni che mettono in campo numerosi personaggi LGBTQ+, presentati non solo come corollari ai personaggi etero principali o come esempi di depravazione e tragedia ma con le loro storie vere e proprie, indipendenti, realizzate. Molti rapporti come quello di Glaad negli Stati Uniti ci dicono che la strada da fare è ancora lunga per una piena e paritaria rappresentazione. Ma dei passi in avanti sono stati fatti e anche nelle ultime settimane sono uscite nuove serie LGBTQ+ da non lasciarsi sfuggire in questo Pride Month: