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L’autonomia è di 444 km, per chiudere lo 0-100 km/h bastano 4,7 secondi (un tempo da auto sportiva di razza) e la velocità massima è limitata a 180 km/h come su tutte le Volvo. In ogni caso, sotto il piede destro c’è a disposizione una potenza inusuale per un’auto di questo tipo e anche l’approccio alla guida è molto semplice. Non ci sono modalità per cambiare il carattere dell’auto né la regolazione della frenata rigenerativa, ma solo la possibilità di attivare o disattivare il one-pedal-feeling. Tutto è demandato al guidatore, che deve calibrare la propria sensibilità per sfruttare al meglio le caratteristiche della propulsione elettrica. Ma è un esercizio che riesce facile già dopo pochi chilometri.
Facile è la parola più adatta per descrivere l’esperienza di guida di questa Volvo, che fa di tutto per semplificare la vita all’automobilista. Appena si entra è subito pronta a partire: non c’è il pulsante della messa in moto e basta selezionare la marcia D o oppure la Retro (R). Allo stesso modo quando si arriva, è sufficiente selezionare la P di Park, scendere e chiudere l’auto che si spegne da sola è innesta automaticamente anche il freno a mano. Pure l’interno è minimalista, con la quasi totalità delle funzioni racchiuse nel display centrale. Lo spazio a bordo è buono rispetto alle dimensioni esterne e anche il bagagliaio da 444 litri non è male; l’unico limite all’abitabilità è creato dalla linea del tetto nella zona posteriore, che ruba un po’ di spazio alla tesa dei passeggeri. Per portarla a casa, infine, bisogna mettere in conto almeno 53.539 euro.