venerdì, Settembre 29, 2023

Elon Musk è finito di nuovo nell'occhio del ciclone

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Giorni di bufera per Elon Musk. Tra denunce multimilionarie e annunci di potenziali licenziamenti di dipendenti che hanno sollevato diverse critiche da più parti, il patron di Tesla si trova coinvolto simultaneamente in diverse vicende che potrebbero distorcere ulteriormente la sua già divisiva immagine pubblica. Andiamo con ordine.

Il patron di Tesla ha chiesto ai suoi dipendenti di lavorare per almeno 40 ore a settimana in ufficio. In caso contrario li considera dimissionari

Twitter e licenziamenti

Giovedì 16 giugno Musk ha tenuto la sua prima riunione con i dipendenti di Twitter. Nonostante la trattativa sia ufficialmente ancora in stallo nell’attesa che venga chiarita la questione dei profili falsi, la scelta è stata interpretata come un segnale della volontà di Musk di voler davvero portare a termine l’acquisizione della piattaforma. Nel corso della riunione, ci sono tuttavia stati alcuni passaggi che hanno generato preoccupazione tra i dipendenti e critiche generali. Dalla criptica constatazione che al momento i costi dell’azienda “eccedono i guadagni, che è stata vista come un segnale di potenziali licenziamenti, all’intenzione non meglio chiarita di rendere Twitter “più divertente”, sono diversi i punti su cui manca chiarezza.

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Le denunce

Nel frattempo, sono arrivate simultaneamente una denuncia degli investitori di Tesla, che lo accusano di aver favorito la creazione di un ambiente lavorativo “tossico” trascurando le diverse lamentele dei dipendenti su comportamenti discriminatori e abusivi, e una lettera di denuncia da parte dei dipendenti di SpaceX, un’azienda aerospaziale di cui Musk è amministratore delegato. Il comportamento di Musk nella sfera pubblica è una frequente fonte di distrazione e imbarazzo per noi si legge nella lettera -. “È fondamentale che per i nostri team sia chiaro che i tweet di Elon non rispecchiano il nostro lavoro, la nostra missione, e i nostri valori.

In più, è notizia sempre del 16 giugno che Elon Musk è stato denunciato in una corte federale statunitense per danni da 258 miliardi di dollari da un investitore di Dogecoin. L’accusa è di aver costruito uno schema piramidale per supportare una criptovaluta che egli sapeva non avere valore per massimizzare i propri profitti e la propria visibilità. Uno schema piramidale è una forma di marketing fraudolenta pensata non per vendere un prodotto o un servizio, ma per attrarre investitori e di conseguenza accumulare un capitale che non genera profitto. Nella maggior parte dei casi, è illegale. Da Musk non sono ancora arrivate risposte ufficiali a nessuna di queste accuse, ma è indubbio che dovrà trovare il modo di gestire ognuna di queste situazioni.  

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