martedì, Settembre 26, 2023

Ministro Cingolani: si allo svecchiamento del parco auto e alla neutralità tecnologica

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Il sì del Parlamento Europeo alla proposta della Commissione Europea sullo stop alla vendita delle auto endotermiche a partire dal 2035 ha suscitato in Italia moltissime polemiche, soprattutto tra le forze politiche. E su questo tema molto “caldo” è tornato nuovamente a parlare, nella giornata di ieri, il Ministro della Transizione Ecologica Cingolani durante un question time al Senato. Il Ministro ha nuovamente ribadito la sua posizione che è ben diversa da quella approvata dal Parlamento Europeo.

Proprio per questo, ha anticipato che alla prossima riunione dei Ministri dell’Ambiente e dell’Energia dell’Unione Europea che si terrà a fine giugno l’Italia spingerà sullo svecchiamento del parco auto, sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, sulla neutralità tecnologica e sui carburanti sintetici.

Abbiamo in Italia 12 milioni di veicoli da Euro 0 a Euro 4 su un parco di circa 40 milioni. Incentivare il passaggio di questi veicoli ad euro 6 o a ibrido ha un effetto ottimo sulla decarbonizzazione, ancor più che cambiare da Euro 6 ad elettrico per chi può permetterselo, anche tenendo conto dei costi.

Dunque, per il Ministro, è meglio puntare subito sullo svecchiamento del parco circolante, piuttosto che sull’elettrico in ottica decarbonizzazione. E sull’elettrico, Cingolani ha ribadito la necessità della disponibilità di energia verde per un’adozione ampia delle auto a batteria.

Se anche se ci regalassero a tutti un’auto elettrica, non potremo ricaricare le batterie con energia rinnovabile. Bisogna far crescere l’offerta di energia pulita contestualmente alla domanda di sistemi che utilizzano questa energia. Questa sta crescendo rapidamente, ma è una questione di qualche anno.

Il Ministro, comunque, ricorda che c’è un passaggio intermedio che riguarda la scelta dei modelli ibridi che in questa fase possono essere valorizzati.

Ricordiamo che c’è un passaggio intermedio, le ibride, che dovrebbe essere valorizzato in questo momento, per abbassare la CO2.

Cingolani, ribadendo il concetto della “neutralità tecnologica“, ha sottolineato nuovamente il pericolo di diventare “schiavi” di altri mercati puntando solo sull’elettrico. Un riferimento al rischio più volte ventilato di diventare dipendenti dalla Cina per le batterie.

Il principio di neutralità tecnologica, e noi su questo stiamo spingendo moltissimo, ci suggerisce di non cadere in mano a un mercato che non è nostro, che non ci porti ad essere schiavi di altri mercati. Stiamo combattendo per i carburanti sintetici, perché è un modo per ricondizionare un comparto del petrolchimico, che deve trovare strade verdi. Con i biocarburanti si decarbonizza fra il 60 e il 90%, a parità di motore e a parità di pompa.

In ogni caso, il Ministro si è detto soddisfatto del raggiungimento di due obiettivi in sede di votazione in Parlamento Europeo.

Nella plenaria dell’8 giugno del Parlamento europeo sono stati votati due emendamenti favorevoli alla posizione italiana: mantenimento della deroga per i piccoli costruttori e ripristino della curva obiettivo per i van.

Foto Copyright: nadyginzburg

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