domenica, Marzo 23, 2025

Addio fastidiosi captcha, con l'aggiornamento iOS 16 si potranno saltare

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Una delle funzionalità in arrivo a bordo di iOS 16 è l’utile capacità di bypassare i tanto fastidiosi robot captcha con il sistema operativo mobile di Apple di ultima generazione che fungerà da garante della natura umana dell’utente che sta visitando un sito oppure utilizzando un’applicazione. Per il momento si parte solo con portali e software compatibili con il nuovo servizio di Apple, ma c’è da sperare che il ventaglio diventi sempre più ampio magari coinvolgendo anche gli altri sistemi operativi (non solo mobile). Ecco come funziona questa interessante tecnologia.

I codici captcha sono stati realizzati per arginare l’accesso a siti e applicazioni da parte di sistemi automatizzati: ce ne sono di vario tipo, da quelli che gli chiedono di leggere un codice alfanumerico nascosto all’interno di un pattern bianco e nero non così chiaro a disegni da completare inserendo il giusto pezzo del puzzle fino a collage di immagini in cui selezionare un determinato elemento. Una soluzione sulla carta semplice che però può diventare ostica e noiosa, soprattutto nei terribili codici alfanumerici piazzati su immagini troppo confusionarie da decifrare anche da un essere umano, col risultato di perdere tempo e fatica per completare un semplice accesso e a tutto svantaggio dei siti e applicazioni che lo ospitano

In un futuro, anzi presente, che vede tutti i colossi del tech allineati per muoversi verso eliminazione anche delle password, i codici captcha potrebbero essere la prossima testa a cadere grazie alla funzione che Apple ha chiamato “Verifica Automatica”, sviluppata in collaborazione con Fastly e CloudFlare: il sistema sostituisce l’accesso con un’interrogazione al dispositivo, chiedendo se l’utente sia umano o meno e una volta ottenuto il responso positivo le porte si aprono. Come chiave viene utilizzata l’Apple ID che funge da prova che l’utente sia carne e sangue e non composto da bit. Secondo quanto anticipato, nessuna informazione personale come email o numero di telefono associati ad Apple ID saranno diffusi. Il primo passo vedrà un numero ampio ma non sconfinato di siti e app compatibili, con la speranza che presto entrino in gioco altri grandi nomi. Fastly ha dichiarato di aver collaborato anche con Google, quindi qualcosa potrebbe muoversi anche lato Android. Peraltro, due anni fa si era già vista una simile soluzione in test su Chrome, quindi si può stare ottimisti.

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