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Nuova rivoluzione nella top 10 fatturati dei gruppi dell’ospitalità italiana: il biennio pandemico, oltre a incidere notevolmente sui conti, ha decisamente scombussolato gli equilibri dell’hotellerie tricolore. La classifica delle compagnie nazionali è stata infatti profondamente influenzata dagli effetti della crisi, tanto da apparire ogni volta con un quadro sostanzialmente differente da quello dell’anno precedente. E’ successo nel 2020 ed è riaccaduto nel 2021. Ma andiamo con ordine: stando alla ormai tradizionale analisi condotta da Pambianco, i primi dieci gruppi dell’hotellerie italiana hanno chiuso l’anno scorso con un giro d’affari complessivo ancora inferiore del 38% rispetto al 2019: un dato non certo positivo, seppure in netto miglioramento rispetto al -65% del 2020.
A livello di classifica, l’unica certezza pare essere Voihotels, il brand alberghiero del gruppo Alpitour, che ha mantenuto la sua prima posizione con un totale di 81 milioni di euro (-25% rispetto al 2019). Il posto d’onore è invece ora occupato da Starhotels con 75 milioni. Il gruppo fiorentino, che nel 2019 era nettamente primo grazie a un fatturato di 216 milioni ha comunque recuperato parecchie posizioni, dopo un 2020 davvero negativo per lui (43 mln). In terza piazza, prima volta sul podio, sale quindi Sardegna Resorts: la compagnia alberghiera di Smeralda Holding, che gestisce le strutture più importanti dell’omonima costa sarda, ha infatti raggiunto quota 73 mln (-17% sul 2019).
Appena sotto il podio si trova quindi Bluserena (basata in Italia, la compagnia è però ora controllata dal fondo spagnolo Azora, ndr), con 69 mln (-13%), seguita dal Gruppo Una (67 mln; -48%), da Hotelturist (Th Resorts: 62 mln; -35%) e da Aeroviaggi (Mangia’s: 59 mln; -32%). All’ottavo posto si trova quindi Delphina (50 mln; -31%), al nono Blu Hotels (45 mln; -31%) e infine al decimo Villa d’Este (35 mln; -36%).