lunedì, Ottobre 2, 2023

A Matera le tecnologie quantistiche scrivono il futuro della sicurezza

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Un altro argomento di grande interesse sarà lo sviluppo di una piattaforma che metta insieme blockchain e tecnologia quantistica QKD e che sia implementabile in una rete urbana di test. Proprio in questo senso la Casa delle Tecnologie Emergenti di Matera si propone come un modello Academy per la formazione in un ambiente concepito per fare open innovation, ossia basato sull’apprendimento continuo e sullo sviluppo di conoscenza. “In questo modo le due tecnologie emergenti, blockchain e QKD, si integreranno in un percorso di sviluppo verso la creazione di una rete metropolitana sicura, sintetizza Porzio.

L’Italia parte avvantaggiata, ma serve pazienza (e incoscienza)

La trasformazione basata sull’integrazione tra blockchain e tecnologie quantistiche si prefigura letteralmente disrutpive, in quanto avrà ricadute nella grande maggioranza dei settori. L’Italia da questo punto di vista sembra partire in una condizione di relativo privilegio, in quanto ha contribuito in maniera determinate al progresso della ricerca ed è l’unica nazione europea dotata di un’infrastruttura basata sulla fibra ottica. “Nel nostro paese ci sono numerosi gruppi di ricerca riconosciuti a livello internazionale operativi su questi ambiti”, ha aggiunto Porzio. “Per quello che riguarda il mondo industriale, gli investimenti privati nella ricerca sono stati un po’ tardivi, ma nell’ultimo periodo vari gruppi industriali stanno puntando su questo campo, dimostrando interesse per un settore in grande crescita a livello internazionale”.

La Casa delle Tecnologie Emergenti di Matera è, in questo senso, un importante banco di prova per valutare lo stato attuale dell’arte e verificare la possibilità di implementare un’ampia gamma di applicazioni e software nel mondo dell’industria. “Il clima di euforia che solitamente s’instaura intorno alle novità tecnologiche è sempre giustificato”, spiega Porzio. “Nonostante ci siano tutte le premesse per lo sviluppo di nuove soluzioni all’avanguardia, bisogna avere la consapevolezza che tra la comparsa di nuove soluzioni e la loro eventuale affermazione definitiva trascorrerà un lasso di tempo ragionevolmente lungo”, continua. “Per il resto ci vuole un pizzico di incoscienza, per immaginare come fare incontrare tecnologie emergenti ed esigenze applicative specifiche. Questo è quello che intendiamo portare avanti con la Matera Digital Week”. 

In parallelo allo sviluppo tecnologico e all’implementazione di queste soluzioni nel mondo industriale, serve un cambiamento dal punto di vista culturale e sociale: per questo motivo il laboratorio sarà impostato come un sistema aperto, in cui al percorso di formazione in stile Accademy si affiancano attività operative per affrontare problemi irrisolti di interesse pubblico, come per esempio la tutela della privacy.

La sicurezza intrinseca abbandona il principio di complessità

Come anticipato, nell’ambito del progetto CTE di Matera è stato proposto lo sviluppo di una piattaforma quantistica per una blockchain basata su QKD all’interno di una rete urbana. Si tratta, in sostanza, di un sistema in grado di promuovere la sicurezza attraverso protocolli di autenticazione automatici. “Un vantaggio derivante da questo approccio innovativo riguarda la sicurezza delle comunicazioni, chiarisce Porzio. “Gli schemi di crittografia oggi in uso sono basati sulla complessità, perciò è molto difficile ma non impossibile scoprire la chiave per accedere alle informazioni riservate, quindi gli attuali mezzi di calcolo non sono in grado di garantire una sicurezza assoluta delle comunicazioni. La crittografia quantistica, al contrario, è per principio inattaccabile, quindi i protocolli di sicurezza che ne derivano sono del tutto sicuri, perlomeno dal punto di vista teorico”, spiega Porzio.

Insomma, l’elemento decisivo è che si cerca di superare il concetto di sicurezza basata sulla complessità, proponendo un modello che garantisce una sicurezza intrinseca grazie alla natura stessa della piattaforma fisica di implementazione. “L’evento nell’ambito della Matera Digital Week è l’occasione perfetta per dare uno sguardo d’insieme alla sfida scientifica e tecnologica che intendiamo affrontare nei prossimi anni, conclude Porzio. “Credo che chi ha svolto un percorso professionale o di studio nell’ambito della blockchain o dei sistemi di crittografia – anche e soprattutto non quantistici – potrà raccogliere dall’evento molti buoni spunti per il futuro”.

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