lunedì, Maggio 29, 2023

La dieta vegetariana fa dimagrire?

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Sì, si può dimagrire con la dieta vegetariana, ma non dovrebbe essere questo il motivo per cui si decide di abbracciare uno stile alimentare che esclude la carne e il pesce. In effetti non lo è: i vegetariani sono spinti da motivazioni anzitutto etiche, che riguardano il benessere degli animali e l’impatto degli allevamenti intensivi sull’ambiente, oltre che da ragioni di salute perché una dieta molto povera – o priva – di proteine animali, se correttamente bilanciata, resta la migliore per vivere meglio. «Se si abusa di alimenti proteici di origine animale si rischiano conseguenze negative anzitutto sul sistema cardiovascolare: nell’ambito di una dieta bilanciata la carne, in particolare, andrebbe mangiata non più di due volte a settimana», ricorda infatti la dottoressa Valentina Schirò, Biologa Nutrizionista specializzata in Scienze dell’Alimentazione (su Instagram @dr.valentinaschiro). L’esperta però puntualizza: «Dimagrire non deve essere la spinta principale per intraprendere una dieta vegetariana, anche perché si può perdere peso conducendo un’alimentazione che include proteine animali: quel che conta, qualsiasi sia il vostro stile alimentare, è che sia frutto di una scelta ponderata e che sia equilibrato». Partendo da qui con Valentina Schirò abbiamo fatto chiarezza sui vantaggi di una dieta vegetariana condotta correttamente, da dove cominciare per intraprenderla, e a quali errori prestare attenzione:

Perché la dieta vegetariana, se fatta bene, è una dieta che fa dimagrire:

Dice Valentina Schirò: «Il primo vantaggio di una dieta vegetariana è che è una dieta povera di grassi saturi perché esclude alimenti come carni rosse e derivati che ne contengono in elevata quantità. Inoltre è una dieta ricca di fibre: sostanze presenti principalmente in cereali integrali, frutta e verdura che danno maggiore senso di sazietà e rallentano l’assorbimento di grassi e zuccheri influendo positivamente sul peso e quindi sulla salute complessiva dell’organismo. Oltre a questo, dato che i vegetariani sono tendenzialmente più attenti alla scelta degli alimenti, è una dieta povera di tutti gli zuccheri semplici presenti nei cibi processati, e contemporaneamente ricca di condimenti sani cominciando dall’olio extravergine di oliva».

Come si comincia una dieta vegetariana

Dice Valentina Schirò: «Anzitutto ci deve essere consapevolezza: la dieta vegetariana è un percorso che, in quanto tale, deve nascere dal desiderio e dalla convinzione di voler intraprendere un nuovo stile di vita, oltre che alimentare. Ma non si diventa vegetariani semplicemente escludendo carne e pesce: bisogna sapere come bilanciare i cibi e anche se la propria condizione fisico patologica consente di cambiare dieta. Per esempio, per chi soffre di colon irritabile, una dieta ricca di fibre come quella vegetariana non è l’ideale. Per questo consiglio sempre di fare almeno un colloquio con uno specialista per farsi instradare».

Gli errori più comuni di chi conduce una dieta vegetariana

Dice Valentina Schirò: «Così come gli onnivori, anche i vegetariani fanno spesso errori che possono aver conseguenze in termini di peso. Il più diffuso è abusare di carboidrati, anzitutto la pasta: associata a verdure e legumi è un piatto ineccepibile dal punto di vista nutrizionale a meno che, appunto, non si ecceda nelle quantità. Spesso, inoltre, si tende a mangiare troppa frutta che però – oltre a vitamine, sali minerali e fibre  – è anche ricca di zucchero. Infine, una costante della dieta vegetariana è la frutta secca, che è una fonte preziosa di vitamine e Omega 3, ma che contiene anche una buona dose di grassi: non dovremmo mangiarne più di 30 grammi alla volta, per uno dei due snack della giornata. Insomma, la regola resta condurre un’alimentazione sana e bilanciata in cui siano presenti tutti i cibi, nelle giuste quantità, variando di continuo».

Integratori e dieta vegetariana

Dice Valentina Schirò: «La vitamina B12 è un nutriente essenziale per il nostro organismo che deriva da batteri e funghi contenuti nei terreni in cui crescono le piante di cui si nutrono gli animali. È presente, anche se in minima quantità, anche in alimenti come latte e uova oltre che nella carne, perciò non è detto che tutti coloro che conducono una dieta vegetariana ne siano carenti. Anzi, capita spesso che anche gli onnivori abbiano carenze di B12. Anche per questo può essere opportuno un consulto specialistico: bastano delle analisi del sangue per rendersi conto se la vitamina va integrata oppure no. Discorso a parte, anche per quanto riguarda gli integratori, va fatto per i vegani:  escludendo anche alimenti di origine animale, in questo caso la necessità di integrare artificialmente è quasi una costante».

Perché è inutile essere vegetariani «a tempo determinato»

Provate per credere: googlate «dieta vegetariana» e troverete programmi settimanali che promettono miracoli. Peccato che siano poco utili: «È una di quelle classiche scelte che si fanno dopo gli stravizi per pulirsi la coscienza, ma non serve a molto», commenta Valentina Schirò. «Va cambiata la prospettiva perché non ha senso mangiar sano a intermittenza: qualsiasi sia la vostra scelta alimentare, l’unica regola che funziona per mantenere il peso e vivere in salute resta mangiare bene, in modo sano, e con consapevolezza».

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