Questo articolo è stato pubblicato da questo sito


Cambiare lavoro al giorno d’oggi non è la cosa più semplice del mondo. Soprattutto lasciarne uno sicuro può sembrare da privilegiati. Eppure ci sono momenti nella vita in cui senti che devi assolutamente cambiare: perché vivi la tua giornata lavorativa in totale apatia o, al contrario, lo stress è tale da non riuscire a dormire la notte. Situazioni e stati d’animo per nulla piacevoli, come quelli elencati dalla giornalista Camilla Cho per The Muse, che sembrano suggerire un’unica cosa: «Dacci un taglio e inizia a guardarti intorno».
Ecco allora alcuni campanelli d’allarme che non dovresti ignorare
I tuoi colleghi se ne vanno dall’azienda
Se le persone con cui sei solito condividere le pause caffè iniziano a migrare verso altre aziende, inizia a porti qualche domanda. Magari troverai una riposta alla tua insofferenza.
Non ricevi alcun feedback
Il parere dei propri superiori, che sia positivo o negativo, aiuta a crescere. Se la comunicazione latita e non ricevi alcuna valutazione, rischi di fare molta fatica a migliorare.
Non stai imparando
Nulla è peggio del totale immobilismo mentale. Le tue capacità dovrebbero essere in costante aumento, le sfide lavorative dovrebbero aiutarti a crescere. Se ciò non accade, almeno di tanto in tanto, potrebbe essere perché l’azienda non è interessata a investire sul tuo sviluppo.
Le altre aziende ti cercano
Hai trascorso mesi di disoccupazione senza mai ricevere risposta ai tuoi cv inviati. E ora che finalmente hai trovato un’occupazione ricevere telefonate per fissare colloqui in vista di posizioni non meglio definite ti fa venire l’orticaria. Ti capiamo, ma un numero elevato di richieste significa che stai facendo un buon lavoro, o che il settore è in fermento. Approfittane.
Sei bloccato nella stessa posizione da troppo tempo
Se lavori per la stessa compagnia, nello stesso ufficio, con lo stesso salario e gli stessi compiti da più di tre anni, forse qualcosa non sta andando come dovrebbe. Pensaci, forse è il momento di cambiare lavoro.
Le riorganizzazioni sono troppo frequenti
La parola “riorganizzazione” porta con sé molte paure (e talvolta dei tagli al personale, purtroppo). Può aprire nuove possibilità di avanzamento, ovviamente, ma se la senti ripetere troppo spesso può anche indicare una certa turbolenza ai piani alti. O indecisione, che è peggio.
Senti che è arrivato il momento di andartene
Trascorri almeno 40 ore settimanali sul posto di lavoro e hai senza dubbio il diritto di ambire a un impiego che ti possa far sentire valorizzato. Se inizi a percepire un impellente desiderio di cambiare aria, non farti troppi problemi e inizia a guardarti intorno: lo devi a te stesso.
[l’articolo è stato aggiornato il 26 giugno 2022]