lunedì, Giugno 5, 2023

E se il MacBook Pro M2 fosse più lento del predecessore?

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M2 MacBook Pro da 13 pollici con memoria da 256 GB e chip M2 di ultima generazione è più lento del corrispettivo modello con chip precedente M1? Secondo alcuni recenti prove sembra di sì: prima sono giunti i risultati del benchmark che ha calcolato le prestazioni con il classico test da banco, accompagnato poco dopo da un’altra simulazione che si è però concentrata sul riprodurre un uso più realistico, come quello tipico di un utente medio. E anche in quest’ultimo caso sembra evidente come la vecchia generazione possa performare meglio della nuova, nonostante un processore nettamente meno prestante sulla carta. Qual è il motivo di questo comportamento insolito?

I primi risultati sono stati quelli del benchmark effettuato da Max Tech, che hanno evidenziato come la versione con chip ‌M2‌ del MacBook Pro da 13 pollici e memoria da 256 GB risulti circa il 50% più lento in scrittura e del 30% in lettura se si prende in considerazione proprio la memoria ssd. Nello specifico:

  • versione M1‌, velocità in lettura: 2900
  • versione M2‌, velocità in lettura: 1446
  • versione M1‌, velocità in scrittura: 2215
  • versione M2‌, velocità in scruttra: 1463

Mentre la seconda simulazione, sempre a opera di Max Tech (vedi video qui sotto) ha messo a confronto i due portatili in un uso di applicazioni come Photoshop, Lightroom, Final Cut, nel multitasking – ovvero uso simultaneo di programmi – nel trasferimento file e via dicendo. Per esempio, l’esportazione di 50 immagini da Lightroom con molte altre app aperte sullo sfondo, ha richiesto 3 minuti e 36 secondi al MacBook Pro con M1 contro i 4 minuti e 12 secondi del modello con M2.

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A cosa è dovuta questa lentezza che sembra riguardare solo la versione da 13 pollici e solo quella con memoria da 256 GB, che peraltro è anche una delle più popolari visto il prezzo competitivo? Ci sono due considerazioni: la prima riguarda lo spazio unificato da 8 GB che si poggia sull’ssd per la creazione della memoria virtuale, comportando prestazioni più lente a livello di sistema. Ma il motivo principale è nascosto sotto la scocca: si è scoperto che il modello di nuova generazione monta una ssd organizzata su un singolo banco nand da 256 GB contro i due da 128 GB della versione precedente, che garantiscono una maggiore rapidità e flessibilità soprattutto quando il sistema richiede più potenza. Insomma, per chi cerca un MacBook Pro a buon prezzo potrebbe essere il caso di considerare l’acquisto della versione 2020, che ormai si può trovare spesso in sconto online; a questo proposito, qui c’è la nostra recensione completa.

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