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Air Canada apporta tagli “significativi” all’operativo dell’estate nel tentativo di evitare le problematiche che hanno afflitto numerose altre compagnie aeree del Nord America.
La compagnia basata a Montreal ha dichiarato di essere stata costretta a eliminare dalla sua programmazione circa il 10% dei voli – 77 viaggi di andata e ritorno o 154 tratte – al giorno nei mesi di luglio e agosto.
“L’aumento dei viaggi ha creato tensioni senza precedenti e impreviste su tutti gli aspetti del sistema globale dell’aviazione – ha dichiarato il ceo Michael Rousseau -. In tutto il mondo si verificano episodi ricorrenti di ritardi dei voli e congestione degli aeroporti, dovuti a una complessa serie di fattori persistenti che interessano le compagnie aeree e i nostri partner nel comparto dell’aviazione”.
“Per raggiungere il livello di stabilità operativa di cui abbiamo bisogno, a malincuore, stiamo apportando significative riduzioni alla nostra programmazione nei mesi di luglio e agosto, al fine di ridurre i volumi e i flussi di passeggeri a un livello che riteniamo il sistema di trasporto aereo sia in grado di gestire”.
Mentre i voli internazionali non sono interessati, la compagnia aerea canadese sta riducendo le frequenze dei collegamenti transfrontalieri e nazionali, soprattutto dai suoi hub di Toronto e Montreal. Tre rotte saranno temporaneamente sospese dal programma: i voli tra Montreal e Pittsburgh, Baltimora e Kelowna e una rotta da Toronto a Fort McMurray.