venerdì, Settembre 29, 2023

Massimalismo, l'opposto del minimalismo è di tendenza sui social

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Addio minimalismo, benvenuta abbondanza. Il massimalismo è la tendenza a esporre il maggior numero di prodotti che si possiedono ed è di recente diventato virale sul web. Che si tratti dell’arredamento della propria camera da letto o dell’outfit scelto per uscire, la corrente del maximalism rappresenta la risposta di molti utenti alla moda del decluttering, ovvero la volontà di gettare via gli oggetti superflui. Complice un periodo storico negativo che rende difficile fare programmi per il futuro, in tanti preferiscono mettere in mostra tutto ciò che hanno. Nei post online aumentano così i contenuti dedicati all’estetica dell’eccesso, mentre il minimalismo sembra solo un lontano ricordo.

Massimalismo e pandemia

Il massimalismo storicamente è una corrente di arte e architettura; come tendenza del web viene ora usato per indicare la voglia di ostentare tutto ciò che si possiede. Secondo Vanessa Brown, professoressa di moda e cultura moderna all’università di Nottingham, si tratta di una risposta alla pandemia e ai lockdown. Durante questo periodo, le case sono diventate delle prigioni domestiche e così in molti hanno cominciato ad arredarle costantemente, accumulando oggetti e vestiti. L’abbondanza ha stimolato i sensi delle persone, che hanno abbracciato l’eccesso e l’ostentazione di esso come una via di fuga dalle difficoltà esterne. I social hanno fatto il resto, connettendo con altre persone stufe della tendenza a liberarsi degli oggetti vecchi e inutili. “Il minimalismo è più difficile che mai. Siamo impotenti contro le maree di offerte per i consumatori, specialmente se si hanno figli. Maximalism è, invece, perfetto perché è un veicolo per mostrare il sé curato, interessante e autentico così richiesto dai social media” ha scritto Brown. Infatti, la tendenza non si deve associare al disordine; bensì mira a rendere orgoglioso chi ha tanti oggetti e non può farne a meno, soprattutto quando si trova nella propria casa.

Marie Kondo ha reso di moda il decluttering.

Da Marie Kondo a cluttercore

Era l’inizio del 2019 quando la giapponese Marie Kondo diventò un fenomeno globale grazie alla serie tv e ai libri in cui spiegava come fare decluttering e liberarsi di oggetti non più utilizzati. Alle foto di stanze arredate in modo essenziale e di armadi quasi vuoti, oggi sui social si preferiscono post dedicati a ingombranti collezioni di oggettisca, librerie colme di tomi e look composti da numerosi capi d’abbigliamento. Il massimalismo, nella sua forma più semplice, è una rivolta contro il minimalismo. Mentre con quest’ultimo ci si vanta di possedere poche cose, e implicitamente di aver bisogno di poco per stare bene, associandosi al maximalism si può mostrare tutto ciò che si ama. Senza vergogna di ammettere di aver accumulato troppo, anche se gli abbinamenti e i colori non sono in armonia. “Una combinazione di vari elementi opposti e complicati può creare progetti terribili che però proiettano forza e sicurezza. Il massimalismo moderno si distingue in modo distintivo con stili stravaganti e modelli abbagliantiargomenta il magazine di design Yodoozy. Su TikTok, dove il trend prende anche il nome di cluttercore, gli utenti esibiscono camere senza nemmeno un angolo libero e l’abbinamento a musiche soffuse rende le clip rilassanti. Gli ambienti appaiono accoglienti e ordinati, ma gli influencer ci tengono a spiegare che non sono degli accumulatori seriali: semplicemente mettono in mostra tutto ciò che hanno, senza nascondere nulla solo per apparire minimalisti sui social.

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Il trend virale sui social di chi rifiuta le imposizioni estetiche della società preferendo il tempo passato in casa dedicandosi agli hobby

Gli iscritti a Instagram – l’hashtag è in crescita con oltre 330mila post – pubblicano immagini di camere coloratissime e piatti abbondanti. “Senza offesa per il minimalismo, io personalmente mi sentirei come se stessi vivendo in una stanza d’ospedale senza tutto il mio arredamento e gli oggetti interessanti” ha scritto un utente in un video a tema cluttercore.  Mentre il minimalismo riguardava la stabilità in un mondo in rapida evoluzione, il massimalismo riempie il vuoto da solitudine e isolamento dei millennial e della generazione Z.

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