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L’ultimo aggiornamento di Red Dead Online diffuso da Rockstar Games è ormai datato 13 luglio 2021: da quel momento, la piattaforma multiplayer di Red Dead Redemption 2 è stata sostanzialmente abbandonata a se stessa senza novità né funzionalità di sorta e così la community ha organizzato uno speciale evento di protesta online proprio per il prossimo 13 luglio, a un anno dall’ultimo update. E quale miglior modo di manifestare il proprio disappunto se non con una sorta di funerale virtuale di un videogioco che sembra arrivato troppo precocemente a fine vita?
È innegabile che Red Dead Redemption 2 sia stato un grande successo di pubblico e critica con un vastissimo open world tutto da esplorare, la ben nota ambientazione western e tutta una serie di variabili resi possibili dalla cura ai minimi dettagli offerta da Rockstar Games durante lo sviluppo. La piattaforma multiplayer online aveva riscontrato sin da subito un buon gradimento e la speranza era quella che si ripetesse la storia di Gta Online la gallina d’oro di Rockstar Games che ha fruttato incassi miliardari superando addirittura un’intera generazione di console. Ma, contrariamente alle aspettative, Red Dead Online è ora diventato un classico esempio di nomen omen. Rockstar Games non è certo immune da critiche: a differenza del gioco single-player i personaggi npc e gli animali sono pochi e anche le attività a disposizione sono scarse, in modo particolare lato rapine.
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Coordinati dal portale Red Dead News dedicato al gioco, il prossimo mercoledì 13 luglio 2022 gli avatar dei giocatori sono chiamati a raccolta all’interno della piattaforma indossando abiti da funerale e sono invitati a scattare screenshot in tono poi da pubblicare sui social in senso di protesta. C’è anche un doppio hashtag, quello dedicato al funerale #RedDeadFuneral e uno che invece lancia un accurato appello per salvare la community ovvero #SaveRedDeadOnline. Cambierà qualcosa? Le speranze sono poche: in questo periodo in cui molte case di produzione videoludiche stanno licenziando personale e chiudendo progetti, una piattaforma non così redditizia come Red Dead Online non è purtroppo una priorità e forse sarebbe già considerabile un successo che non sia in programma lo spegnimento dei server.