venerdì, Febbraio 7, 2025

Alfa Romeo vuole raddoppiare la produzione entro la fine del 2023

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Il piano di rilancio di Alfa Romeo è cominciato con il debutto del nuovo SUV Tonale. Le ambizioni sono molte, con il marchio che intende tornare all’interno di segmenti mercato che possano permettere di ampliare il numero dei suoi clienti. Parlando con Autocar, Damien Dally, Managing Director del marchio nel Regno Unito, ha affermato che la casa automobilistica intende passare da essere un marchio emozionale ad uno “razionale”. L’obiettivo nel breve termine è quello di arrivare a raddoppiare la produzione di auto già entro la fine del prossimo anno.

Per espandere la sua presenza all’interno dei segmenti di mercato più popolari, dopo la Tonale, il marchio punterà a lanciare un nuovo modello all’anno fino al 2030. Nel 2024, in particolare, arriverà un B-SUV che sarà proposto anche in versione elettrica e che potrebbe chiamarsi Brennero. Dal 2027, come già sappiamo, Alfa Romeo introdurrà sul mercato solamente nuovi modelli a batteria. Secondo Damien Dally questa strategia permetterà di avvicinare nuovi clienti ed, in particolare i giovani, le famiglie e le donne. Attualmente, infatti, Alfa Romeo è visto come un marchio sportivo e i principali acquirenti sono uomini di mezza età.

Nonostante il nuovo corso di Alfa Romeo e la maggiore attenzione verso i SUV, in gamma continueranno a rimanere le berline. Già sappiamo, infatti, che la Giulia avrà un’erede anche se sarà 100% elettrica come aveva già anticipato in passato il CEO Jean-Philippe Imparato.

Le berline fanno parte di ciò di cui l’Alfa Romeo è sempre stata. Il mercato potrebbe allontanarsi dalle berline, ma noi ci crediamo ancora. Ma vogliamo entrare anche nei segmenti di volume, in primis con la Tonale.

Damien Dally non ha escluso che Alfa Romeo, in futuro, possa tornare a proporre anche auto sportive a due posti. Tuttavia, visto che si tratta di veicoli di nicchia, prima il marchio dovrà tornare a crescere e solo dopo se ne potrà parlare. Si tratta di una posizione già espressa in passato da Jean-Philippe Imparato.

Solo quando il costruttore avrà un business sostenibile potrà iniziare a pensare a modelli di nicchia. Dally ha poi aggiunto che il marchio ha una lunga storia di auto compatte sportive come l’Alfasud e che si tratta di un segmento interessante di mercato. Questo potrebbe far pensare che in futuro possa arrivare una nuova vettura in grado di andare a colmare il vuoto lasciato dalla Mito.

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