martedì, Settembre 26, 2023

Ipsos: l’inflazione si fa sentire; calano le spese per viaggi

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Il 50% degli italiani ha intenzione di diminuire la frequentazione di ristoranti/pizzerie/fast-food ma anche di bar/pub/locali per aperitivi;  una quota altrettanto considerevole, pari al 46%, adotterà invece strategie volte a ridurre i costi di viaggi e vacanze e di conseguenza ridurrà anche l’utilizzo di mezzi di trasporti come aerei/treni/navi. Infine, il 44% della popolazione limiterà tutte le attività legate al tempo libero fuori casa come teatri/musei/cinema.

Oltre sette cittadini su dieci preoccupati per l’aumento dei prezzi

Sono i dati preoccupanti di una recente indagine Ipsos dedicata al sentiment degli italiani nei confronti dell’inflazione. Secondo la maggioranza degli intervistati, in particolare, l’aumento dei prezzi è dovuto principalmente al conflitto in corso e all’incremento dei costi energetici. Unanime poi la convinzione che gli effetti del rincaro dei prezzi ricadano prevalentemente sul consumatore finale. Nonostante la maggior parte degli italiani dichiari di non prevedere una modifica sostanziale della propria situazione economica, nei prossimi 12 mesi, oltre sette cittadini su dieci si dichiarano preoccupati per l’aumento dei prezzi.

Tra i beni di consumo su cui si avverte maggiormente l’effetto inflazione spiccano quindi i prodotti alimentari percepiti come rincarati da ben il 74% degli intervistati. È però principalmente la categoria dei servizi a essere considerata come quella che ha subito i maggiori rincari: benzina e carburanti per l’80% degli intervistati; bollette di luce e gas per il 78%.
Anche le attività legate al tempo libero sono reputate essere al centro di consistenti aumenti dei costi; incrementi che spingono i consumatori a limitare le spese percepite come superflue e non necessarie. Il 57% degli italiani ha infatti percepito un aumento di prezzi in ristoranti, pizzerie e fast-food; il 35% in viaggi e vacanze; il 32% nei trasporti (aerei, treni, navi).

Se gli aumenti dovessero continuare, ai consumatori non resterà che eliminare il superfluo

Per quanto riguarda le imminenti vacanze estive, il 44% degli italiani si aspetta inoltre un ulteriore aumento dei prezzi nel settore viaggi rispetto ai rincari già riscontrati e il 48% del campione attende notevoli rincari nel settore dei trasporti. I dati che emergono a livello nazionale risultano peraltro in linea con quelli rilevati a livello internazionale dall’Osservatorio condotto da Ipsos in collaborazione con il World Economic Forum: in base a tale studio, se l’aumento dei prezzi significasse non poter più permettersi l’abituale stile di vita, i consumatori tenderebbero a eliminare quanto ritenuto superfluo e non necessario.

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