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Basta abbassare il riscaldamento in casa di un grado, ridurre di un’ora al giorno l’accensione dei termosifoni e di 15 giorni all’anno il periodo di accensione per risparmiare quasi 2,7 miliardi di metri cubi di gas metano all’anno e ridurre le bollette di 180 euro a famiglia. A sostenerlo è una ricerca dell’Agenzia nazionale per le nuova tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), l’ente pubblico finalizzato alla ricerca e all’innovazione tecnologica. Lo studio, intitolato Azioni per la riduzione del fabbisogno nazionale di gas nel settore residenziale, è finalizzato a individuare i potenziali risparmi di gas conseguibili attraverso azioni mirate nel settore residenziale.
Ciò che emerge dai risultati dello studio, che sono stati presentati lunedì 11 luglio dall’ente stesso nel corso di un incontro a cui è intervenuto anche il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, è che è possibile risparmiare una quantità significativa di gas senza dover ricorrere a misure particolarmente stringenti. Lo studio ipotizza che l’abbassamento di un grado dei termostati, da 20 a 19, è sufficiente per ottenere un risparmio medio nazionale del combustibile del riscaldamento domestico del 10,7%. Ridurre di un’ora al giorno l’accensione può contribuire alla diminuzione del 3,6% del consumo. Attuare queste due misure insieme e aggiungendo la riduzione di 15 giorni all’anno del periodo di accensione, si può arrivare a un risparmio del 17,5%, pari a circa 2,7 miliardi di metri cubi di gas. Ciò implicherebbe anche la riduzione media della bolletta annuale delle famiglie di 178 euro.
Attuare altre semplici misure, come l’utilizzo delle pompe di calore elettriche già installate per il condizionamento estivo per il riscaldamento invernale, la riduzione dell’uso del gas per acqua calda sanitaria e cucina, l’installazione di un’illuminazione a led e la sostituzione di elettrodomestici e climatizzatori con modelli ad alta efficienza, potrebbe implicare un ulteriore risparmio di 4 miliardi di metri cubi di gas.
Data la precarietà della situazione attuale del gas e in vista di un inverno che si prospetta essere complesso, si tratta di dati confortanti, che indicano come sia possibile incorrere a una riduzione del fabbisogno energetico nazionale, con annessa riduzione delle bollette, senza dover necessariamente compiere grandi sacrifici.